Come avevamo segnalato nei giorni scorsi (se ne legga cliccando qui), sono arrivate alla Camera una serie di Mozioni riguardanti i controlli delle invalidità, delle quali avevamo anche segnalato la possibilità di visionarne il testo integrale (accedendo al sito della FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltre a pubblicare noi stessi un ampio estratto del testo ritenuto maggiormente «equilibrato e positivo» dalla stessa FISH.
Ora quelle Mozioni sono state votate e ben volentieri pubblichiamo la seguente nota diffusa dall’Ufficio Stampa della FISH.
La Camera ha votato alcune Mozioni su iniziative per l’incremento dei controlli relativi alle pensioni di invalidità. L’Ordine del Giorno ne ha raggruppate cinque (mentre altre sono state ritirate o accorpate), con contenuti fra loro anche molto diversi.
Alcune Mozioni chiedevano l’intensificazione dei controlli, altre l’impegno del Governo a favorire convezioni fra INPS e ASL. Altre ancora sollecitavano una maggiore attenzione e cautela nei confronti dei “veri invalidi”, sottoposti comunque a verifica. In ulteriori passaggi (Mozione Reguzzoni, Cazzola e altri), si chiedeva al Governo di valutare «l’opportunità di procedere ad un riordino dei requisiti occorrenti per il riconoscimento delle prestazioni in materia di invalidità civile e indennità di accompagnamento».
Notevoli perplessità ha suscitato la dichiarazione dell’onorevole Luca Bellotti, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha espresso alla Camera la posizione del Governo, dando parere favorevole alla Mozione di Poli e a quella di Reguzzoni, rimettendosi poi all’Aula per le altre, dopo avere rigettato gli emendamenti dell’onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni, che puntavano a maggiori garanzie per le persone con disabilità.
Bellotti ha chiesto inoltre di soprassedere all’intensificazione dei controlli (sono già mezzo milione fra il 2011 e il 2012) almeno fino al termine del piano di verifica. Ha poi tranquillizzato Reguzzoni e Cazzola, ricordando che il Disegno di Legge Delega per la riforma fiscale e assistenziale prevede il riordino dei criteri per la concessione delle prestazioni assistenziali, compresa l’indennità di accompagnamento.
E ancora, il rappresentante del Governo ha sottolineato che maggiori competenze all’INPS sono già state delineate nella Manovra appena approvata [Legge 111/11, che ha convertito il Decreto Legge 98/11, N.d.R.], che all’articolo 18, comma 22 prevede la possibilità per le Regioni di stipulare convenzioni con l’INPS anche per il primo accertamento [di questo si legga nel nostro sito anche cliccando qui e qui, N.d.R.].
Infine ha tranquillizzato tutti circa la cautela con cui si effettuano i controlli, in particolare nei confronti delle persone affette da patologie ingravescenti o stabilizzate.
«Nessuna sorpresa rispetto alle intenzioni reali del Governo – è il commento del presidente della FISH Pietro Barbieri -, che ora però getta la maschera anche rispetto alla Legge Delega su fisco e assistenza: non sono i falsi invalidi che si inseguono, ma la volontà di avvicinare la spesa sociale allo zero. Intanto migliaia di persone con grave disabilità vengono convocate a verifica e altrettante aspettano anche un anno per l’erogazione di provvidenze che spettano loro».
Al termine della seduta parlamentare, la Camera ha approvato dunque tutte e cinque le Mozioni presentate, inclusa quella di Margherita Miotto e altri, presentata per altro da un lucido intervento dell’onorevole Delia Murer, che ha messo in evidenza molti lati oscuri dell’intera operazione di verifica sulle cosiddette “false invalidità” e sul comportamento dell’INPS.
Fra l’altro la Mozione Miotto chiede una relazione esaustiva, entro trenta giorni, sull’attuale effettiva situazione, sia sui controlli che sulle nuove procedure di riconoscimento delle invalidità, su cui l’INPS ha dato finora risposte tutt’altro che esaurienti. (Ufficio Stampa FISH)