«Una settimana nel cuore dell’Umbria con l’obiettivo di stimolare i ragazzi con difficoltà di apprendimento alla condivisione delle esperienze in un clima di totale serenità, all’aria aperta, al fine di accrescerne l’apprendimento e l’autostima. Un percorso che consentendo di conoscere e sperimentare strategie di studio più efficaci e di interagire attraverso momenti di gruppo tra coetanei, accompagna i giovani partecipanti verso un cammino di crescita e responsabilizzazione».
Viene presentato così il il 6° Campus @pprendo (Con focus inglese), che prenderà il via domenica 28 agosto, fino al 3 settembre, alla Residenza Villa Taticchi di Ponte Pattoli (Perugia), iniziativa promossa dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), in collaborazione con il Centro Specialistico per la Dislessia e le Difficoltà di Apprendimento F.A.R.E. (Formazione, Abilitazione, Ricerca, Educazione) di Perugia.
Rispetto al focus inglese, che contraddistinguerà la settimana di Ponte Pattoli, «partendo da obiettivi base – spiegano gli organizzatori – come l’avvicinare i partecipanti a strategie alternative di lettura e scrittura attraverso l’utilizzo di strumenti compensativi informatici da utilizzare per lo studio in generale, o fornendo la possibilità di apprendere nuove tecniche che possano aiutarli nell’organizzazione e nell’esposizione delle loro conoscenze, il team di esperti docenti consentirà al gruppo di apprendere o di approfondire anche i fondamenti della lingua inglese, esperienza significativa e innovativa per consentire ai giovani di rendersi ulteriormente indipendenti nel contesto sociale contemporaneo».
Il Campus si rivolge ai giovani delle scuole secondarie di primo e secondo grado che nelle sei giornate verranno divisi in gruppi per fasce d’età e competenze e parteciperanno alla parte didattica di cinque, sei ore giornaliere, divise tra lezioni e laboratori. Da queste lezioni verranno poi realizzati prodotti multimediali e acquisite competenze informatiche, come l’uso di strumenti e software specifici.
All’attività di studio verrà alternata quella ludico-ricreativa, affidata alla professionalità degli educatori che assisteranno i ragazzi per tutta la giornata.
Per la giornata conclusiva, invece, è previsto un incontro finale tra docenti, personale, ragazzi e genitori, per fare il punto sulle varie attività svolte. (S.B.)
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