Due giornate di studio per il volontariato italiano, che si incontrerà a Lucca, sabato 27 e domenica 28 agosto, per un appuntamento organizzato dal Centro Nazionale per il Volontariato, associazione nazionale fondata nel 1984 e che conta ad oggi circa seicento soci tra organizzazioni, enti, istituzioni e centri di documentazione.
Presso i locali della Villa del Seminario di Arliano, frazione di Lucca, si incontreranno dunque un centinaio di persone, in rappresentanza di associazioni nazionali, regionali e locali, di istituzioni, di università e altri enti. Il Cnv che vogliamo – prospettive d’azione per il volontariato e la partecipazione sociale è il titolo del meeting, che si pone l’obiettivo di discutere, in modo partecipato e democratico, sia dei grandi temi nazionali ed europei sia del futuro del Centro.
«Il sistema di welfare – spiega il presidente di quest’ultimo Giuseppe Zamberletti – sta subendo duri colpi, la povertà è sempre più diffusa e si prospettano nuove sfide sociali cui il volontariato deve far fronte assumendo anche un ruolo politico. Di fronte a questi nuovi scenari vorremmo tornare a rappresentare uno spazio “aperto” di discussione e di promozione culturale mettendoci al servizio delle associazioni».
Nella mattinata di sabato 27 sono in programma le relazioni introduttive di Patrizio Petrucci, vicepresidente del Centro Nazionale per il Volontariato e di Raffaello Ciucci dell’Università di Pisa, entrambe centrate sul tema Dal futuro del volontariato al futuro del Cnv. Poi verrà dato spazio al dibattito.
Domenica 28 sarà invece l’occasione per dare forma alla seconda edizione di Villaggio Solidale, il Salone Italiano del Volontariato in programma sempre a Lucca nel febbraio del 2012. «Questo incontro – dichiara ancora Zamberletti – ci offre quindi l’occasione per dare continuità e contenuti a questo percorso di partecipazione. Vorremmo definire insieme i temi da sviluppare nel calendario culturale, mettendo a confronto le esperienze. Nel farlo, discuteremo sui problemi indicati dalle associazioni, mettendo a confronto volontariato e istituzioni».
La due giorni, che sarà raccontata in diretta sul canale Twitter del Centro (cliccare qui), è destinata soprattutto a favorire la partecipazione diffusa, a partire dalle piccole e medie associazioni. «Il volontariato diffuso – conclude il presidente del Centro lucchese – desidera portare e condividere osservazioni, problemi e suggerimenti sui tavoli istituzionali. Perché a fronte di una crisi della rappresentanza, sia davvero possibile fare sintesi sui significati e sulle identità del volontariato stesso, condividendo poi temi specifici che siano capaci di penetrare le agende politiche. Come Centro abbiamo ascoltato, raccolto e interpretato queste necessità. E coerentemente con la mission della nostra associazione, abbiamo pensato a questa due giorni come a un momento libero di confronto. Il fatto che tutto avvenga a Lucca, sede delle prime Conferenze Nazionali del Volontariato che hanno portato alla stesura della Legge 266 del 1991 [Legge-quadro sul volontariato, N.d.R.] rafforza il ruolo storico e culturale di questo appuntamento». (Ufficio Stampa Centro Nazionale per il Volontariato)
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