Quando Alitalia discrimina, ne risente il turismo accessibile

È quanto viene dichiarato da Village for all - il network internazionale di campeggi e villaggi che offrono servizi per tutti, anche per turisti con esigenze particolari - nell'esprimere solidarietà a Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e persona con disabilità in carrozzina, cui qualche giorno fa l'Alitalia ha negato l'imbarco sul volo Roma-Milano

Il presidente della FISH Pietro Barbieri, cui il 29 agosto è stato negato dall'Alitalia l'imbarco sul volo Roma-MilanoAnche Village for all (V4A) – il network internazionale di campeggi e villaggi che offrono servizi per tutti, anche per turisti con esigenze particolari – vuole testimoniare la propria solidarietà e stupore nei confronti della spiacevole esperienza che ha visto coinvolto Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap), che il 29 agosto scorso si è visto negare la possibilità di accedere all’imbarco sul volo Roma-Milano dell’Alitalia [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].
È impensabile, infatti, che ancora oggi in Italia si debba assistere a vicende in cui viene negato il diritto alla mobilità per le persone con disabilità, cosicché, nonostante i numerosi atti dell’Unione Europea, vengono ancora segnalati troppo spesso casi di esclusione dal trasporto aereo, ferroviario o navale, per non parlare poi del trasporto urbano: mezzi non adeguati, servizi discontinui, personale non preparato o, come in questo caso, interpretazione non coerente con i regolamenti e le norme italiane ed europee.

«La discriminazione attuata in questo caso da parte dalla Compagnia Aerea di bandiera Alitalia – dichiara Roberto Vitali, presidente di Village for all -, non allineata ai sistemi internazionali, rappresenta un grande danno al mondo del turismo in generale e in particolare a quello del turismo accessibile, con persone italiane e straniere che ancora oggi si trovano a lottare con delle procedure vessatorie che minano i traguardi che lo stesso turismo accessibile è riuscito ad ottenere negli ultimi anni».
Vale la pena ricordare a tal proposito che si parla di un mercato di ben 65 milioni di turisti europei (con disabilità e bisogni speciali) e che Village for all è il marchio di qualità del turismo accessibile, organizzazione che opera con l’unico obiettivo di promuovere quest’ultimo, insieme all’inclusione sociale e al diritto di tutti alla vacanza, permettendo alle persone con esigenze speciali la fruizione del tempo libero senza ostacoli e difficoltà.
Il network di Village for all, infatti, garantisce alle persone con disabilità, a mobilità ridotta o temporanea, con limitazioni sensoriali, allergie alimentari e a quella grande fascia di popolazione costituita da anziani e famiglie con bambini, di poter scegliere dove trascorrere le vacanze, attraverso un lavoro costante di verifica e di controllo sulle strutture affiliate. (Alberto Manzo)

Per ulteriori informazioni: stampa@villageforall.net.
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