Quali sono i requisiti per poter accedere all’esenzione? Posso spostarmi di Regione per pagare di meno? Il Decreto parla di reddito complessivo, a cosa corrisponderebbe? Ho prenotato prima dell’introduzione del ticket, ora la prestazione mi costa di più?
Sono questi alcuni dei quesiti posti a SOS Ticket, lo sportello informativo di Cittadinanzattiva–Tribunale per i Diritti del Malato, avviato il 25 luglio scorso, dopo la nota introduzione dei ticket sanitari prevista dalla Manovra Finanziaria di luglio.
In sostanza, a prevalere sono state di gran lunga le richieste di informazioni relative alle decisioni prese dalle singole Regioni, seguite dalle richieste per conoscere come calcolare il reddito in quelle Regioni che modulano il ticket in base al reddito stesso. Molti anche gli sfoghi e le proteste. Il maggior numero di segnalazioni è giunto da Lombardia, Piemonte e Puglia e a chiamare sono state essenzialmente donne e familiari di persone anziane (cliccando qui si accede a una tabella con le percentuali delle richieste pervenute a SOS Ticket).
«Il quadro è chiaro – commenta Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva – i ticket stanno creando disagi ovunque. In alcuni casi per la decisione di modulare il ticket in base al reddito e al tipo di prestazione, in altri per il sovrapporsi di questa novità a un recente riordino delle modalità con le quali si ottiene l’esenzione dal ticket stesso, in base al reddito. Anche così si spiegano il prevalere di segnalazioni provenienti da alcune Regioni rispetto ad altre. In ogni caso, confusione si somma a confusione e ovunque prevale un diffuso senso di disorientamento, sfiducia ed esasperazione da parte di Cittadini lasciati da soli di fronte a informazioni frammentarie e a un comportamento non uniforme da parte delle Regioni».
«I tagli alla Sanità – prosegue Moccia – saranno pesanti e il recente incontro tra la Conferenza delle Regioni e i rappresentanti del Governo, dedicato a tali temi, non ha prodotto gli esiti sperati. In questo contesto, dunque, proponiamo di eliminare l’obbligatorietà del superticket per le Regioni e di lasciare effettiva libertà alle Regioni nell’ottica del federalismo tanto decantato, ma in questo frangente di fatto abolito».
«Ricordiamo inoltre – conclude la coordinatrice nazionale – che dando immediata attuazione al Progetto ICT Sanità in tema di Sanità elettronica, previsto da una legge dello Stato (il Codice dell’Amministrazione Digitale [Decreto Legislativo 82/05, N.d.R.]), si avrebbe, secondo stime di Confindustria, un risparmio di 11 miliardi di euro».
A questo punto lo sportello SOS Ticket di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato continuerà a dar vita a un monitoraggio costante sull’applicazione dei ticket sui territori regionali, grazie alle segnalazioni dei cittadini e alla verifica degli operatori dei PIT (Progetti Integrati di Tutela) della medesima organizzazione e ai volontari delle sedi del Tribunale per i Diritti del Malato. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: tel. 06 36718302, stampa@cittadinanzattiva.it.
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