Per conoscere sempre meglio la LAM

Continuano le iniziative dell'Associazione LAM Italia, per diffondere la conoscenza sulla linfangioleiomiomatosi (LAM), rara e grave malattia polmonare che colpisce le donne in età fertile. Anche recentemente, infatti, è stata lanciata una campagna di comunicazione, basata su un manifesto ove si dichiara che «LAM Italia è impegnata nella lotta alla malattia, promuovendo la ricerca di un trattamento e di una potenziale cura, oltreché offrendo supporto e informazioni a tutte le donne con LAM»

L'immagine del manifesto recentemente diffuso da LAM Italia, rara e grave malattia che colpisce le donne in età fertileRara malattia polmonare che colpisce le donne in età fertile, la linfangioleiomiomatosi (LAM) provoca la creazione di cisti nei polmoni che causano dispnea, emottisi e/o pneumotoraci e in alcuni casi angiomiolipomi. Segnali comuni della LAM possono essere anche tosse, dispnea e un ridotto FEV1 (Volume Espiratorio Massimo nel I Secondo).
Le radiografie ai raggi x non sono sufficienti per rilevare le cisti: per una corretta diagnosi, infatti, è necessaria una TAC. Le cellule LAM si comportano sostanzialmente come cellule tumorali e sono probabilmente causate dalla mutazione di un singolo gene che si verifica in una cellula del muscolo liscio nell’utero. Le cellule mutate migrano poi ai reni, ai polmoni e/o all’addome, attraverso i vasi linfatici, dove proliferano negli organi scelti come bersaglio, producendo le cisti e la distruzione dei tessuti sani del polmone.
La LAM sporadica è la variante più aggressiva della malattia, dovuta a una mutazione del cromosoma 16, mentre la ST/LAM è la forma più comune, ma meno aggressiva, ed è associata alla mutazione del cromosoma 19 della TSC, vale a dire la sclerosi tuberosa, altra Malattia Rara con la quale la LAM ha una connessione genetica.

«Oggi – spiegano i responsabili dell’Associazione LAM Italia – una diagnosi che faccia riferimento a questa malattia è sicuramente molto pesante, ma non è una condanna a morte. Infatti, molte donne con LAM vivono a lungo dopo la diagnosi stessa e varie organizzazioni nel mondo, come la nostra, lavorano giornalmente per promuovere la ricerca e trovare una cura».
Per continuare dunque nel suo impegno volto a far conoscere questa rara patologia, LAM Italia – che è membro della rete europea Eurordis, di Orphanet e di UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare) – ha lanciato una nuova campagna di comunicazione, basata su un manifesto con la foto qui a fianco pubblicata, ove si ribadisce come «LAM Italia offra supporto e informazioni» a tutte le donne coinvolte in questo problema. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: info@lam-italia.org.
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