È stato prorogato al 25 settembre il termine di partecipazione al Premio Alesini 2011, iniziativa organizzata da Cittadinanzattiva per raccogliere una serie di buone pratiche in ambito di umanizzazione delle cure.
«Lo scorso anno – si legge nella presentazione del Premio – sono stati celebrati i trent’anni di attività del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e in tale occasione si è ritenuto opportuno valorizzare le esperienze positive diffuse nel nostro Paese che abbiano al centro l’umanizzazione delle cure, prestando attenzione in particolare ai soggetti più fragili come i bambini gli anziani e le persone con sofferenza mentale».
Significativo anche lo slogan adottato, che è lo stesso lanciato qualche anno fa sempre dal Tribunale dei Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, vale a dire «La sanità italiana sta molto male, ma lasciarla morire non è una soluzione. Aiutaci a trasformare gli ospedali italiani in ospedali».
Ricordando dunque che per buona pratica si definisce «ogni iniziativa di successo volta a migliorare contestualmente l’efficienza (economicità) e l’efficacia (come modalità per soddisfare, in maniera adeguata, i bisogni e le aspettative dei Cittadini) della gestione ed erogazione dei servizi», Cittadinanzattiva intende raccogliere – e premiare – le azioni concrete riguardanti organizzazioni sanitarie pubbliche e private, ospedaliere, territoriali e socio-sanitarie – ma anche le organizzazioni civiche – che eroghino direttamente prestazioni al Cittadino. Tali azioni potranno essere segnalate dalle stesse amministrazioni sanitarie o dagli operatori. (S.B.)