Quanto è sostenibile il sistema socio-sanitario della Lombardia? Quanto sono rispettati i diritti del malato e quanto questo rispetto si concilia e riesce ad essere garantito nei limiti delle sempre più sofferenti risorse pubbliche? Quali possono essere le azioni preventive e di sostegno da mettere in atto nell’ottica del risparmio delle stesse risorse? Sono alcune delle domande che sempre più spesso si pongono i principali attori che operano nel mondo della disabilità, interrogativi che hanno fatto nascere l’esigenza di dare vita a dei tavoli di lavoro collettivi in cui confrontarsi, per studiare percorsi di miglioramento. In questo ambito sono stati organizzati tre convegni successivi, dal 22 al 30 settembre, a Cremona, Milano e Inzago (Milano), cui parteciperà anche la Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano), portando la propria esperienza di ente impegnato a migliorare la qualità dei servizi, puntando direttamente al domicilio delle persone assistite

Serve la più ampia protesta possibile, il 21 settembre a Roma, nei confronti della cosiddetta “Riforma dell’Assistenza Domiciliare”, di cui sembra ormai imminente la sperimentazione a Roma, che secondo il Coordinamento Cittadino delle Persone Disabili e delle loro Famiglie, rischia di portare a pesanti conseguenze soprattutto per le persone con le disabilità più gravi, a causa dei previsti tagli alle prestazioni e ai finanziamenti individuali, oltreché all’introduzione del ticket sulle prestazioni stesse