In Giordania, si ritiene a causa dei matrimoni che per tradizione avvengono per lo più all’interno di una stessa famiglia, i numeri che raccontano la disabilità sono davvero consistenti e, nonostante la sensibilità della casa reale, al momento non esistono ancora strutture pubbliche dedicate. Un’organizzazione di volontariato torinese, il Sermig, ha aperto da alcuni anni in questo Paese un centro che accoglie e scolarizza bambini altrimenti esclusi dai circuiti ufficiali. Ne abbiamo intervistato una rappresentante, che racconta anche come in quel Paese medio-orientale, rispetto alla disabilità, si stia pian piano squarciando il “velo della vergogna”