La neonata RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) comincia a compiere i primi passi importanti. Voluta di recente dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), da DPI Italia (Disabled Peoples’ International), da EducAid e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per realizzare iniziative di informazione, formazione e consulenza in Italia e a livello internazionale, il 29 settembre ha avuto il suo secondo incontro con il Ministero degli Esteri e in particolare con l’UTC (Unità Tecnica Centrale) dello stesso, organismo incaricato della progettualità.
Del primo incontro – avvenuto direttamente con il ministro Franco Frattini – avevamo già parlato nel nostro sito (se ne legga cliccando qui), spiegando come dallo stesso fosse emerso l’impegno, da parte del responsabile della Farnesina, di impegnarsi attivamente in azioni dirette alle persone con disabilità nell’ambito della cooperazione internazionale.
Il tavolo tecnico del 29 settembre si è svolto alla presenza di Pier Francesco Zazo, ministro plenipotenziario dei consiglieri d’Ambasciata, capo dell’Unità Tecnica Centrale, di Bianca Maria Pomeranzi, esperta dell’UTC e coordinatore di area, di Mina Lomuscio e Raimondo Maria Cocco, assegnati rispettivamente alle tematiche Disabili e Minori per l’UTC, di Irene Fanini, stagista, di Emilia Gatto, consigliere d’Ambasciata, capo dell’Ufficio VIII (Cooperazione allo Sviluppo e Società Civile, Organizzazioni Non Governative), di Giovanni Brignone, segretario di Legazione per l’Ufficio IX (Valutazione e visibilità delle iniziative).
Per la RIDS erano presenti invece Francesca Ortali (AIFO), Pietro Barbieri e Pietro Califano (FISH), Giampiero Griffo (DPI) e Arianna Taddei (EducAid).
I rappresentanti della Rete si sono presentati innanzitutto a quelli dell’UTC, portando una lista di temi e il desiderio di vederli affrontati concretamente dal Tavolo per il Piano d’Azione del Ministero degli Esteri sulla Disabilità, attivato in questo stesso incontro.
Si tratta di questioni già indicate nelle Linee guida per l’introduzione della tematica della disabilità nell’ambito delle politiche e delle attività della cooperazione italiana e nella stessa Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. In particolare, i rappresentanti della RIDS hanno chiesto il monitoraggio sui progetti riguardanti la disabilità e in generale l’applicazione delle citate Linee Guida; la formazione sia del personale interno al Ministero degli Esteri che delle Organizzazioni non Governative che lavorano sul campo; l’attivazione di un meccanismo che consenta di avviare l’approccio cosiddetto “a doppio binario”, secondo il quale da una parte si aumentano le risorse per le persone con disabilità, dall’altra, contemporaneamente, si include la tematica della disabilità in tutti i progetti possibili; la redazione di precise direttive sull’accessibilità che vincolino ogni progetto che si occupa di costruzione o ricostruzione; un’azione, infine, di pressione sull’Unione Europea e su altri importanti referenti istituzionali, perché includano con maggiore attenzione tra le loro attività il tema della disabilità.
L’incontro si è concluso con l’accordo di procedere alla definizione di un calendario. Come già nei patti con il ministro Frattini, inoltre, si è ribadito che in ottobre avrà luogo un convegno aperto da una conferenza stampa tenuta in sede ministeriale – alla presenza del Ministro stesso – durante la quale verrà presentata la RIDS.
Si è trattato, quindi, di una fase sostanzialmente interlocutoria, ma il prossimo passo dovrebbe essere più “politico”, in modo che al più presto si possa passare all’impegno concreto e all’azione. (Barbara Pianca)
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