C’è un Ambito Sociale dell’Abruzzo, esattamente l’EAS Aventino n. 20, che sembra avere perfettamente capito l’utilità dei progetti di Vita Indipendente per le persone con disabilità e il merito di questo va riconosciuto alla bravissima responsabile dell’Ufficio di Piano di tale ambito Rosella Travaglini e ai sindaci che hanno saputo assecondarla nei progetti da lei presentati.
Il primo progetto, esclusivamente per l’assistenza, è stato assegnato l’anno scorso a Severino Mingroni e i risultati sono stati pienamente soddisfacenti, con un notevole vantaggio economico per l’Ente e assistenziale per la persona.
Il secondo progetto, invece, assegnato solo recentemente, riguarda un trentottenne con grave disabilità di Torricella Peligna (Chieti) per il quale – pur disponendo di una buona rete familiare – è stata studiata un’iniziativa finalizzata alla socializzazione, che gli permetterà di avere un assistente personale. Quest’ultimo, pertanto, lo aiuterà, dopo il grave incidente subìto, a reinserirsi nella società, ricominciando ad esempio ad andare a vedere una partita di calcio, a iniziare un nuovo lavoro, a uscire da casa per una passeggiata e altro ancora.
Del resto è proprio questo lo spirito della Vita Indipendente e oggi possiamo affermare con soddisfazione che dopo oltre quattro anni di incontri e di convegni tenutisi in Abruzzo su questo argomento, si è riusciti a diffondere sempre più questa filosofia di assistenza anche nella nostra Regione, seppure un po’ più in alcuni Ambiti rispetto ad altri.
Sappiamo bene, comunque, che c’è ancora un muro enorme da varcare, un muro fatto anche di interessi economici che girano intorno alla disabilità e solo persone dotate di spirito innovativo e senza coinvolgimenti economici possono mettere in pratica questa vera e propria “rivoluzione culturale” dell’assistenza alle persone con grave disabilità.
Ora auspichiamo da parte dei nostri politici il rispetto della promessa di approvare già entro la fine di quest’anno la nostra proposta di legge regionale sulla Vita Indipendente, in modo da estendere a tutte le persone con disabilità grave dell’Abruzzo un diritto sancito da leggi e convenzioni, che purtroppo nella nostra Regione, a differenza che in altre, si continua ancora a ignorare.
Da segnalare in tal senso anche il convegno-incontro di Sabato 29 ottobre a Teramo (Sala Consiliare, Piazza Orsini, ore 15.30), organizzato dalla locale Associazione A Ruota Libera, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato, dove si parlerà appunto di Vita Indipendente in Abruzzo e dei progetti sperimentali in corso, proprio con Rosella Travaglini, insieme a chi scrive e a Camillo Gelsumini, disability manager e presidente della UILDM di Pescara (Unione Italiana Lotta allla Distrofia Muscolare), alla presenza dei Sindaci della Provincia.
*Responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo e vicepresidente dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano (Chieti).
Articoli Correlati
- Abruzzo: Vita Indipendente in dirittura d’arrivo Sembra infatti ormai imminente l’approvazione in Abruzzo di quella Legge sulla Vita Indipendente, per la quale tante battaglie sono state necessarie in questi anni, ottenendo, al momento, solo alcuni progetti…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Abruzzo e Vita Indipendente: basta con le parole! La protesta arriva senza mezzi termini dal responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell'Abruzzo, che rivolgendosi a tutte le principali autorità istituzionali regionali, scrive: «Sono ormai trascorsi cinque lunghi…