Aveva scritto a papa Benedetto XVI, nell’imminenza della visita pastorale di quest’ultimo in Calabria, Domenico “Mimmo” Rocca, persona con grave disabilità, uno dei protagonisti, a Lamezia Terme (Catanzaro), del Progetto “Abitare in autonomia”, bella sperimentazione di vita indipendente, in perenne situazione di precarietà e continuamente a rischio di chiusura. Al Pontefice aveva chiesto tra l’altro «di spendere una parola per le migliaia di persone che come me dovrebbero essere aiutate a vivere la propria vita con dignità, nel rispetto della Costituzione Italiana e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ma che in Calabria, invece, non riescono ad avere soddisfatti nemmeno i più elementari bisogni» e di «richiamare ai doveri della propria missione quei politici “distratti” da altre cose, che durante la sua visita più o meno ipocritamente chiederanno la sua benedizione». Ebbene, la risposta del Papa è arrivata pubblicamente e questo – insieme alla diffusione data alla notizia da vari organi d’informazione, anche nazionali – è certamente un buon risultato per chi di visibilità ha una necessità assoluta, poiché è forse l’unico modo per far sì che le Istituzioni e l’opinione pubblica non scordino mai quanto possa diventare difficile avere il minimo per vivere in autonomia e con dignità