Buon lavoro, ministra Gelmini!

di Antonio Nocchetti*
...«e non si preoccupi per noi, genitori di alunni con disabilità, che continueremo a difendere i nostri figli nelle aule di tribunale di tutto il Paese»! Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo questo messaggio dell’associazione napoletana Tutti a Scuola, indirizzato a Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, subito dopo l’ennesimo voto di fiducia incassato dal Governo Berlusconi

Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della RicercaCara Ministra Gelmini, in occasione della rinnovata fiducia al Governo Berlusconi e a nome dell’Associazione Tutti a Scuola, sento il bisogno di augurarLe buon lavoro.
Il suo lavoro per la scuola dei disabili, infatti, deve necessariamente continuare con zelo perché Lei non può ignorare che:
– le classi con due o più alunni disabili sono diverse migliaia;
– gli alunni senza insegnanti di sostegno o con un’ora al giorno sono circa 95.000;
– gli insegnanti non specializzati sono circa un terzo del totale;
– le risorse per la formazione e l’aggiornamento del personale scolastico  investite sono inesistenti;
– la continuità didattica, che per un bambino disabile è innanzitutto continuità affettiva, continua ad essere sconosciuta.

Buon lavoro Signora Ministra e dovrà scusarci se ci siamo  augurati che il Governo potesse essere destituito dal voto parlamentare.
Lei ha ancora tanto lavoro da svolgere: ad esempio dovrà spiegare ai genitori dei bambini disabili con diagnosi di gravità media perché sei ore di sostegno alla settimana sono il massimo per i loro figli. Lo dovrà spiegare con chiarezza e lo dovrà anche provare a spiegare ai neuropsichiatri infantili che invitano le famiglie e la scuola a stimolare, proprio nelle delicata fase della crescita iniziale, i piccoli.
Buon lavoro anche perché, siamo fiduciosi, Lei troverà il modo di assicurare una soluzione al problema dell’assistenza materiale che tanto angoscia noi genitori. Non sapere quanto tempo i nostri figli non autosufficienti dovranno rimanere con il pannolino bagnato dalla pipì o non riusciranno a mangiare un panino con i loro compagni sarà senza dubbio per Lei, Signora Ministra, una priorità che saprà affrontare e risolvere.

Sappiamo che dovrà ritornare al Suo duro lavoro in difesa (?) della scuola della Costituzione Repubblicana, ma  non si preoccupi per noi che nel frattempo proseguiremo a difendere i nostri figli disabili nelle aule di tribunale di tutto il Paese. Fino al prossimo voto di fiducia…

*Associazione Tutti a Scuola.

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