La recente adesione del Comune di Napoli ai princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e la costituzione di un Ufficio per l’Inclusione Sociale delle Persone con Disabilità stesse rappresentano un’importante scelta che può aprire una serie di scenari utili a prefigurare anche per il capoluogo campano un approccio adeguato ai tempi, offrendo un ottimo spunto per costruire politiche di sistema per i disabili e funzionando anche da “antidoto” alle pratiche clientelari e assistenzialistiche. Vediamo perché e anche quali dovrebbero essere i passi successivi da compiere

Diamo spazio a un nuovo reportage inviatoci dal Sudafrica da Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e nostro “inviato” molto speciale all’Ottava Assemblea Mondiale di questa organizzazione, svoltasi a Durban in Sudafrica, con decine di incontri durante i quali si è avuto un confronto continuo tra punti di vista del Nord e del Sud del mondo, con diverse prospettive di genere e tra Paesi con risorse, culture religioni e storie assai differenti tra di loro

Dove le virgolette per la parola «nuovo» nel titolo sono quasi d’obbligo, visto il giudizio espresso dalle organizzazioni di volontariato e di utenti delle Marche sulla Proposta di Piano Sociosanitario 2012-2014 presentata dalla Regione, in particolare per quanto concerne l’area sociosanitaria: «Questo è un Piano che continua a ripetere cosa bisognerebbe fare senza però specificare come»

Non può suonare che come una beffa, alle organizzazioni dei Cittadini e alle associazioni delle persone con disabilità e dei malati cronici, vedere che il 19 ottobre è stato proclamato quale “Prima Giornata della Trasparenza dell’INPS”, da parte dello stesso Istituto, che ben lungi dal comportarsi in modo trasparente – come denunciamo ormai da mesi anche nel nostro sito – continua invece a calpestare i diritti dei Cittadini, soprattutto in ambito di riconoscimento delle minorazioni civili e delle indennità ad esse collegate. A pronunciarsi in tal senso con una nota congiunta sono qui cinque importanti associazioni nazionali dei consumatori