Il Comitato Associazioni Tutela (CAT*) delle Marche – organismo che raccoglie quattordici organizzazioni di volontariato e di utenti operanti a livello regionale – si è espresso con una certa delusione nei confronti della nuova Proposta di Piano Sociosanitario 2012-2014 all’esame della Quinta Commissione Regionale e lo ha fatto con una dettagliata nota (disponibile cliccando qui), inviata ai Consiglieri Regionali, ove vengono appunto formulate una serie di osservazioni concernenti l’area sanitaria, quella sociosanitaria e quella sociale.
In estrema sintesi, per quanto riguarda la parte ospedaliera, la nota del CAT spiega perché il Piano non chiarisce i reali impegni che la Regione intende assumere rispetto all’offerta: quanti effettivi posti per acuti, quanti per la riabilitazione e quanti per la lungodegenza. Infatti, sulla base dell’attuale offerta regionale, la parte per acuti deve ridursi di circa 500 posti (per arrivare al 3,3 per mille), dei quali circa 200 devono essere riconvertiti nell’area della post-acuzie (per arrivare allo 0,7 per mille).
Da un lato, dunque, rimane un’eccedenza di 300 posti per acuti, dall’altro non viene detto in quale area della post-acuzie avverrà la riconversione. Pare di capire, in sostanza, che si voglia aumentare la lungodegenza, che però è sostanzialmente in linea con l’offerta, non invece la riabilitazione che al contrario è in difetto di posti ed è molto carente o assente in cinque aree delle ex Zone Territoriali.
Con urgenza, quindi, la Regione dovrebbe chiarire questo aspetto, per non correre il rischio di arrivare a un semplice cambio di etichetta, che non determinerà né un miglioramento per la qualità delle cure, né – come spera la Regione stessa – un risparmio economico.
Per quanto poi riguarda la parte extraospedaliera e sociosanitaria, innanzitutto la mancata chiarezza di cui si è detto – rispetto agli obiettivi in ambito di riabilitazione ospedaliera – si ripercuote anche nell’area della riabilitazione (intensiva ed estensiva) extraospedaliera.
In pratica, il Piano – come per altro il precedente Piano Sanitario Regionale – ripete cosa bisogna fare, ma purtroppo continua a non dire il “come” e ciò si riferisce sia allo sviluppo e all’organizzazione della riabilitazione estensiva, sia alla parte della residenzialità sociosanitaria. Anche in questo caso, infatti, si afferma l’importanza dell’offerta di residenze sanitarie assistenziali, ma nulla si declina rispetto agli impegni, ben sapendo che per queste tipologie di strutture non si sono definiti aspetti essenziali di funzionamento.
Gli obiettivi declinati poi riguardo ad altri aspetti sociosanitari (salute mentale, disabilità, anziani non autosufficienti ecc.) si caratterizzano per la genericità degli impegni (ad eccezione di un fondo vincolato per le cure domiciliari), molti dei quali ripetono quanto previsto dai precedenti Piani Sanitari e Sociali, all’insegna, però, di un minore dettaglio. Quasi assente, inoltre – fatto molto grave – la parte riguardante l’area delle demenze, che soffre nelle Marche di un’ultradecennale disattenzione programmatoria.
La parte sociale, infine, ad eccezione di quella riguardante la famiglia, rimane abbastanza marginale, con indicazioni generiche che riprendono – anche qui in maniera ancor meno dettagliata – quelli del Piano Sanitario Regionale 2007-2009 e del Piano Sociale 2008-2010.
In conclusione: si tratta di un Piano deludente che da un lato (area ospedaliera) non tira le conclusioni rispetto alle premesse e lascia irrisolti nodi essenziali, mentre dall’altro (area sociosanitaria) continua a ripetere cosa bisognerebbe fare senza specificare come. (Gruppo Solidarietà)
*Del Comitato Associazioni Tutela delle Marche fanno parte: AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) Ascoli Piceno; AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale; Alzheimer Marche; ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi; ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche; ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche; Associazione Il Mosaico Moie di Maiolati (Ancona); Associazione La Crisalide; Associazione Libera Mente; Centro H; Gruppo Solidarietà; Tribunale della Salute Ancona; UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona; UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) Marche.