Su quei 100 milioni di euro, la FISH chiede equità tra le disabilità gravi
Infatti, secondo la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – che si è espressa in tal senso in una nota inviata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – la recente Intesa con cui la Conferenza Stato-Regioni ha accolto quel Decreto Ministeriale conseguente alla Legge di Stabilità per il 2011, tramite il quale erano stati destinati 100 milioni di euro per «interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica per la ricerca e l’assistenza domiciliare dei malati», pur segnando «un importante passaggio nel supporto a persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, grave patologia che si contraddistingue per una severa compromissione dell’autonomia personale e un notevolissimo impegno assistenziale», presenta però «significativi profili di disparità di trattamento, che sconfinano nella discriminazione rispetto a persone con uguali necessità». La FISH chiede dunque al Ministero «un emendamento, prima del licenziamento definitivo del Decreto», del quale, tra l’altro, vi sono le premesse nello stesso verbale di approvazione dell’Intesa, ove si legge che «il Presidente delle Regioni e delle Province Autonome, nell’esprimere parere favorevole al perfezionamento dell’Intesa, ha sottoposto alla valutazione del Governo l’utilizzo delle risorse anche per altre disabilità gravi che hanno in comune con la sclerosi laterale amiotrofica la completa mancanza di autonomia delle persone»