«Siamo orgogliosi di inaugurare per il quinto anno consecutivo Mosaicamente – annuncia Davide Del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo -, la mostra di opere musive realizzate dalle persone con autismo adulte che lavorano all’Officina dell’Arte, il Centro Diurno Professionale che fa parte della rete di servizi della nostra Fondazione la quale, a dispetto del nome, non si occupa solo di bambini, ma anche di adulti, essendo l’autismo una condizione che perdura tutta la vita».
Nasce da recenti eventi questo voler sottolineare, da parte di Del Duca, la questione dell’autismo negli adulti: «Non è di molto tempo fa – sottolinea infatti – la notizia della grazia all’ennesimo padre che in preda alla disperazione e alla solitudine aveva ucciso il proprio figlio autistico di 27 anni, consegnandosi poi alla giustizia [se ne legga anche nel nostro sito, cliccando qui, N.d.R.], così come è recente la notizia della pubblicazione delle Linee Guida per l’Autismo da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, Linee che, seppure assolutamente benvenute e attese, non affrontano, ancora una volta, l’autismo nell’età adulta, età in cui il problema aumenta ulteriormente, data la carenza di servizi e l’invecchiamento dei genitori su cui il peso della presa in carico però continua a gravare. Ecco allora che di fronte a questi fatti che ci pongono urgentemente la necessità di affrontare in modo concreto la questione, siamo particolarmente orgogliosi di presentare una mostra di opere frutto non della disperazione o della carenza di servizi, ma del talento e della capacità che le persone con autismo adulte sanno esprimere se messe nella condizione di poterlo fare, ovvero se supportate assieme alla loro famiglia da servizi globali e longitudinali che le accompagnino nelle diverse fasi della vita».
E Mosaicamente 5: Omaggio a Botero, che reinterpreta a mosaico le opere del famoso pittore colombiano, sembra davvero lanciare un messaggio di speranza e bellezza.
La mostra – che verrà inaugurata venerdì 18 novembre a Pordenone (Palazzo Mantica, ore 18) e che rimarrà allestita sino al 18 dicembre – testimonia, attraverso ventisei opere collettive, il percorso per l’autonomia e l’inclusione che le persone inserite all’Officina dell’Arte quotidianamente portano avanti, con l’aiuto di operatori terapeutici esperti in autismo e maestri mosaicisti.
«Alcune volte – dichiara ancora Del Duca – ci chiedono se all’Officina facciamo mosaico-terapia e invece non è assolutamente così. Nel trattamento dell’autismo, infatti, ci atteniamo a quanto scientificamente validato e il nostro approccio è coerente con le Linee Guida nazionali e internazionali. Ed è proprio per questo che prevediamo anche percorsi di autonomia che contemplino l’aspetto lavorativo: il mosaico è di fatto, per queste persone, un lavoro, seppur protetto».
Come da tradizione, dunque, il frutto di questo lavoro verrà esposto al giudizio del pubblico in una mostra che tutti – persone interessate all’autismo ma non solo – ogni anno sono invitati a vedere.
Ciò che si potrà scoprire saranno opere sorprendenti, dove i quadri di famosi maestri del passato e del presente – in questo caso Botero – vengono reinterpretati in modo del tutto originale, con tessere in pasta di vetro, inserti in tessuto, murrine e molto altro ancora, restituendo un pezzetto di quella visione del mondo che possono avere le persone con autismo che le hanno realizzate. Una visione che restituisce in forma artistica quella speciale attenzione al particolare, al dettaglio, all’ordine e alla pulizia delle forme che rappresenta una cifra stilistica originale e riuscita. (Odette Copat)
Ciò che si potrà scoprire saranno opere sorprendenti, dove i quadri di famosi maestri del passato e del presente – in questo caso Botero – vengono reinterpretati in modo del tutto originale, con tessere in pasta di vetro, inserti in tessuto, murrine e molto altro ancora, restituendo un pezzetto di quella visione del mondo che possono avere le persone con autismo che le hanno realizzate. Una visione che restituisce in forma artistica quella speciale attenzione al particolare, al dettaglio, all’ordine e alla pulizia delle forme che rappresenta una cifra stilistica originale e riuscita. (Odette Copat)
Per ulteriori informazioni: tel. 0434 29187, relazioniesterne@bambinieautismo.org.
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