Quando «non si ha l’aria» del disabile
Quando ad esempio si riesce a praticare un’attività fisica come la danza del ventre, nonostante una grave e certificata infermità, può accadere che “chi di dovere” si insospettisca oltremisura e si arrivi addirittura ad essere indiziati di “falsità ideologica in atti pubblici” e di “truffa aggravata ai danni della Polizia Municipale”. Ed è quanto è accaduto a una donna con disabilità friulana, per la quale – fortunatamente – è stata chiesta nei giorni scorsi l’archiviazione, dopo una lunga battaglia legale. Resta però, certamente, l’umiliazione di essere stata additata come “falsa invalida”