Non ha usato mezzi termini Luca Pancalli, presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), nella lettera inviata qualche giorno fa al Presidente della Repubblica Napolitano e al Presidente del Consiglio Monti, alla luce del perdurante mancato finanziamento statale per il 2012, che sta causando un momento assai difficile a tutto il movimento paralimpico italiano.
«Ho ritenuto opportuno inviare quella lettera – ha dichiarato in tal senso Pancalli – per evidenziare l’impossibilità di poter programmare qualunque tipo di attività, sia agonistica che promozionale, per il futuro, privi come siamo di un’’deguata copertura finanziaria. Ho chiesto dunque al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio di intervenire per scongiurare la chiusura del Comitato Italiano Paralimpico e la fine di ogni sogno da parte di qualunque persona con disabilità, che veda nello sport un proprio diritto e un insostituibile strumento di integrazione sociale».
Successivamente, dai microfoni del TG1, Pancalli ha rincarato la dose, soffermandosi anche sulle gravi difficoltà in vista delle Paralimpiadi di Londra 2012 e affermando che «mai mi sarei mai immaginato di vivere un momento del genere: siamo infatti nelle condizioni di non poter predisporre un bilancio preventivo, con il rischio di dover fermare le macchine, se entro fine anno non succede qualcosa. Ad esempio, riguardo alle Paralimpiadi di Londra 2012, al momento possiamo garantire che la delegazione sia messa sull’aereo per Londra, ma non possiamo più garantire la preparazione da qui all’imbarco».
«Che il Paese stia vivendo un momento difficile lo sappiamo bene – ha aggiunto il Presidente del CIP – e sono quindi convinto che tutti debbano fare un sacrificio. Ma quello che sta succedendo sta mortificando soprattutto gli atleti che vestono con dignità la maglia azzurra, che non è certo più sbiadita di quella dei loro colleghi olimpici».
«Per questo – ha concluso Pancalli – ho coinvolto e interessato del problema il presidente del Consiglio e anche il nuovo ministro dello Sport Piero Gnudi, ricevdno grande attenzione. Mi auguro pertanto che delle risposte possano arrivare quanto prima». (S.B.)
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