Il Movimento degli Immobili

di Giorgio Genta
«Solo pochi "vaneggiatori" - scrive Giorgio Genta - pretendono di essere nel vero, indicando nel Movimento degli Immobili il variegato mondo delle persone con disabilità: immobili magari fisicamente, ma dotate di un forte dinamismo propulsivo per mettere in movimento coscienze e persone ed evitare che sia l'ennesima manovra finanziaria a renderle per davvero immote, cioè prive di movimenti vitali!»

Un particolare del celebre «Esercito di terracotta», scoperto in Cina negli Anni Settanta e inserito tra i Patrimoni dell'Umanità UnescoNel variegato mondo dei movimenti di opinione che ha caratterizzato la società italiana dell’ultimo cinquantennio, trionfa oggi una nuova scuola di pensiero: il Movimento degli Immobili. Vero “opinion maker”, esso si è imposto come la novità più eclatante del per altro stagnante panorama politico nazionale.
La contraddizione del termine “stagnante” con la situazione politica definita da alcuni “effervescente” è meramente lessicale: anche negli stagni più tranquilli, infatti – caratteristica, quest’ultima, intrinseca alla natura dello stagno – vi sono talora delle bolle di gas a rompere la quiete della superficie e ad agitarne apparentemente le acque.

Una sottile disquisizione ha accompagnato l’indagine circa la genesi del nome del Movimento. I più – soprattutto l’ala più letteraria dei ricercatori – lo fanno discendere  dalla concezione “siciliocentrica” di Tomasi di Lampedusa, ovvero “cambiare tutto per non cambiare niente”.
Altri, di scuola “tremontiana”, ne individuano le radici nell’eccesso di pressione fiscale sulle case (dette appunto “immobili”), eccesso che porterebbe i più oculati risparmiatori a trasferire in idonei paradisi fiscali oltre che i soldi anche gli stessi immobili: il “Movimento degli Immobili” appunto.
Altri ancora, audacissimi, propendono per etichettare come “Movimento degli Immobili” la quasi totalità dell’attuale classe politica italiana. Il termine – assai più gentile che “castati”, cioè… appartenenti alla “casta”, che poi casta non sembra proprio essere – configurerebbe la loro naturale predisposizione a scendere a patti con tutti, coscienza compresa, pur di mantenere ben salda la loro immobilità sui vellutati scranni dei Palazzi.
Solo pochi “vaneggiatori”, infine, pretendono di essere nel vero, indicando nel Movimento degli Immobili il variegato mondo delle persone con disabilità: immobili magari fisicamente, ma dotate di un forte dinamismo propulsivo per mettere in movimento coscienze e persone ed evitare che sia l’ennesima manovra finanziaria a renderle per davvero immote, cioè prive di movimenti vitali!

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