La giurista sudafricana Rashida Manjoo, docente di Diritto Pubblico all’Università di Città del Capo, è in missione in questi giorni nel nostro Paese, come Special Rapporteur (“Relatore Speciale”) delle Nazioni Unite, per raccogliere informazioni e documentazione sulla situazione in Italia della violenza nei confronti delle donne.
Si tratta della prima visita di questo genere da parte dell’esperto indipendente scelto nel 2009 dal Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU, per monitorare la violenza nei confronti delle donne, le cause e le conseguenze di essa.
«La violenza nei confronti delle donne – ha dichiarato Manjoo – rimane oggi un problema grave e persistente nel mondo. Questa mia missione costituisce un’opportunità unica per discutere e riferire sull’impatto delle politiche e dei programmi adottati in Italia per combattere tale piaga».
Il mandato conferito allo Special Rapporteur concerne la violenza in famiglia, quella all’interno della comunità, quella perpetrata da parte dello Stato e anche quella di tipo “transnazionale”, inclusa la violenza nei confronti delle donne migranti, di quelle che chiedono asilo politico e delle donne di etnia rom e sinti.
Rashida Manjoo sta dunque viaggiando in questi giorni tra Roma, Milano, Bologna e Napoli, impegnata in vari incontri con autorità istituzionali e rappresentanti della società civile, ma visiterà anche centri di detenzione e incontrerà alcune vittime di violenza dovuta a questioni di genere.
Una conferenza stampa per “tirare le fila” della missione è prevista per giovedì 26 gennaio a Roma (ore 13), presso la sede della SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale), mentre successivamente Manjoo presenterà un rapporto conclusivo, contenente anche una serie di raccomandazioni, che verrà discusso durante la ventesima sessione del Consiglio ONU dei Diritti Umani, nel mese di giugno prossimo.
L’auspicio, naturalmente, è che all’esperta delle Nazioni Unite non sfugga, tra i vari temi in questione, quello riguardante le violenze e le vessazioni sulle donne con disabilità, gruppo sociale notoriamente sottoposto a una discriminazione multipla, sia in quanto donne che in quanto persone con disabilità. (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione Giacomo Ottonello del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNRIC) per l’Europa Occidentale – Zona di Italia, San Marino, Malta e Santa Sede.