«Mi auguro che tra i segni di discontinuità annunciati dal Governo Monti, vi sia anche una diversa e maggiore sensibilità verso i quotidiani problemi di migliaia di disabili e delle loro famiglie e che si concreti con la piena attuazione degli impegni assunti in sede internazionale»: lo ha dichiarato alla ripresa dell’attività parlamentare la deputata Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente onorario dell’Associazione Luca Coscioni, che nei giorni scorsi ha presentato un’Interpellanza urgente ai Ministri degli Esteri e delle Politiche Sociali, riguardante in particolare una questione sollevata già qualche tempo fa da Gustavo Fraticelli – co-presidente dell’Associazione Coscioni – sul mancato funzionamento dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e sul fatto che non sia ancora stato istituito quell’organismo indipendente per la tutela dei disabili, previsto dall’articolo 33 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
«Si tratta – ha dichiarato Farina Coscioni – di una questione che avevo già sollevato con iniziative parlamentari, fin dal mese di ottobre del 2010, con le quali chiedevo conto di quel grave inadempimento del termine previsto dall’articolo 3 della Legge 18/09 [quella che ha ratificato in Italia la Convenzione ONU, N.d.R.], per rendere operativo l’Osservatorio. Ebbene, nonostante le assicurazioni più volte fornite, siamo ancora al punto di partenza. Voglio dunque augurarmi ora che tra gli evocati segnali di discontinuità annunciati dal Governo Monti rispetto al passato, vi sia anche il rispetto degli impegni assunti a livello internazionale, impegni che – lo ribadisco – riguardano la vita quotidiana di migliaia di persone disabili e delle loro famiglie».
Queste, in sostanza, le richieste espresse dall’Interpellanza, in discussione in questi giorni alla Camera:
«- una celere elaborazione di un piano sullo stato/programmi di recepimento nel nostro ordinamento dei contenuti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, anche ai fini di sanare l’attuale stato di grave ritardo nell’adempimento dell’obbligo di presentazione dello stesso all’ONU;
b) la raccolta di dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità, che andrebbe a colmare l’attuale carenza e contraddittorietà di dati in questo settore;
c) quali iniziative si intendano adottare per l’istituzione di un organismo indipendente, in adempimento del paragrafo 2 dell’articolo 33 della Convenzione, con il compito di promuovere, proteggere, e monitorare l’attuazione della stessa nell’ordinamento interno». (S.B.)
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