Il Terzo Settore cercherà di trovare una risposta comune alla crisi, discutendo di “democrazia e cambiamenti sociali”, nel corso del convegno nazionale denominato appunto Democrazia e cambiamenti sociali: ruolo del Volontariato e del Terzo Settore, organizzato per venerdì 20 gennaio a Pisa (Sala del Consiglio della Provincia, Piazza Vittorio Emanuele II, 14, ore 9.30-18), dall’Università del Terzo Settore (UniTS), in collaborazione con enti e reti nazionali.
«L’inizio del 2012 – dichiarano gli organizzatori dell’evento – è fortemente caratterizzato dalla gravità della crisi economico-finanziaria, che fa vacillare alcuni princìpi della stessa democrazia alla base dello sviluppo sociale dal dopoguerra. Diritti che sembravano acquisiti vengono dunque posti nuovamente in discussione o annullati. I costi della crisi sono ridistribuiti e pagati sempre dai soliti, il modello di welfare rischia di essere smantellato e alcuni beni comuni rischiano perfino di essere messi in vendita. Insomma, negli ultimi vent’anni le disuguaglianze sono fortemente aumentate, mentre la democrazia è diminuita. In questo contesto cosa può fare il Volontariato? Può proporre vie d’uscita “diverse” che facciano sperare in uno sviluppo più sostenibile ed equo?».
Sono queste le domande cui si cercherà di dare risposta nel corso del convegno di Pisa, promosso – come detto – dall’UniTS, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Pisa, e in collaborazione con l’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), l’Auser, il Cesv (Centro Servizi per il Volontariato), il Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), il Centro Nazionale per il Volontariato, CSVnet, la Fondazione Arpa, la Fondazione con il Sud, Fortes, il Forum Nazionale del Terzo Settore – di cui fa parte anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – Labsus, il MoVi (Movimento di Volontariato italiano) e Spes.
L’obiettivo fondamentale è quello di avviare un percorso di riflessione, per segnare l’avvio di un “lavoro comune” in grado di proporre strumenti concreti e di valorizzare esperienze che pongano al centro la partecipazione democratica dei Cittadini, «facendone il mezzo e il fine – come sottolineano i promotori – di un nuovo tipo di benessere in cui il Terzo Settore italiano potrà avere un ruolo importante».
Del resto, i valori cui il Volontariato si è sempre riferito sono quelli della solidarietà, della giustizia sociale e dell’uguaglianza, valori che ne hanno segnato la storia facendone una vera e propria “scuola di democrazia”. Questi stessi valori, oggi messi in discussione, «rappresentano invece i presupposti necessari e indispensabili per favorire l’innovazione e i cambiamenti sociali».
«Le reti di volontariato – dichiarano ancora gli esponenti dell’Università del Terzo Settore – hanno quindi la responsabilità di interpretare le nuove istanze della società civile e della nuova cittadinanza attiva, anche in chiave europea. Su queste basi sarà possibile ridisegnare il nostro ruolo e quello dell’intero Terzo Settore, facendoci interlocutori propositivi delle Istituzioni sui temi connessi al welfare e ai beni comuni».
Il tema della democrazia verrà quindi declinato rispetto agli attuali mutamenti e sarà data priorità al ruolo dei Cittadini come “nuova risorsa di democrazia” nel sistema di welfare, al loro ruolo di advocacy (“tutela”), al concetto di “benessere” basato sui diversi stili di vita. «Il Volontariato – concludono dall’UniTS – può quindi essere un’importante risorsa di democrazia in tutti i settori della vita sociale. Insomma, dobbiamo superare la visione delle “emergenze”, per intervenire sia nella prevenzione sia nella gestione sostenibile dei territori».
Dopo gli interventi introduttivi a cura dell’Università del Terzo Settore, con Luigi Bulleri e Antonella Cardone, coordinati da Rossana Caselli, interverranno Francesco Marsico (Caritas), Ugo Ascoli dell’Università di Ancona e Gregorio Arena dell’Università di Trento (Labsus).
La seconda sessione sarà poi introdotta da Mauro Giannelli (Consulta Nazionale del Volontariato) e potrà contare sulla presenza di Salvatore Settis (Accademia dei Lincei) e del giurista Ugo De Siervo.
Nel pomeriggio, quindi, le reti del Volontariato e del Terzo Settore incontreranno le Istituzioni in una tavola rotonda, cui parteciperanno Piero Fantozzi dell’Università di Cosenza, Salvatore Allocca (Regione Toscana), Fausto Casini (Consulta Nazionale del Volontariato), Emma Cavallaro (ConVol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato), Silvia Costa (Parlamento Europeo), Marco Granelli (Comune di Milano), Anna Romei (Provincia di Pisa) e don Armando Zappolini (CNCA).
Alla seconda tavola rotonda, infine, dal titolo Il ruolo delle reti nei processi di democrazia del nostro paese ed in Europa, introdotta da Andrea Volterrani (Fortes), prenderanno parte Franco Bagnarol (MoVi), Maria Pia Bertolucci (Centrio Nazionale per il Volontariato), Francesca Danese (Cesv), Michele Mangano (Auser), Franco Mosca (Fondazione Arpa), Patrizio Petrucci (Cesvot) e Renzo Razzano (CEV – Centro Europeo per il Volontariato).
L’intervento conclusivo sarà quello di Andrea Olivero, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, mentre la chiusura dei lavori sarà affidata al presidente di CSVnet Stefano Tabò e al presidente di UniTS Luigi Bulleri. (Ufficio Stampa Centro Nazionale per il Volontariato)
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