Ora basta, con le case di riposo lager!

«Anno dopo anno - è il duro commento di Michele Mangano, presidente dell'Auser, dopo che le cronache hanno riportato in questi giorni l'ennesima situazione di una casa di riposo lager in Liguria, con anziani non autosufficienti e disabili trattati in modo inaudito - le notizie di questo genere si succedono a un ritmo inquietante, arrivano sulle pagine dei giornali, suscitano indignazione per qualche giorno, poi la cronaca macina altre notizie e l'attenzione dei Cittadini volge ad altro. Ora, però, bisogna dire basta. Richiamiamo le autorità e le istituzioni a vigilare sempre affinché le norme e le leggi che regolano l'apertura e la gestione delle RSA e delle case di riposo siano applicate e rispettate con estremo rigore»
Uomo calvo con le mani sugli occhi«Si stringe lo stomaco e vien voglia di urlare “basta!”, nel vedere le immagini della casa di riposo lager, scoperta in Liguria, dove anziani non autosufficienti e disabili vengono trattati con una violenza inaudita dal personale. Questo è l’ennesimo caso riscontrato in Italia, grazie al lavoro encomiabile della Guardia di Finanza e dei NAS. Le immagini di violenza, degrado, squallore, sporcizia, la solitudine di questi anziani indifesi e fragili nelle mani di veri e propri aguzzini ci indignano profondamente e bene hanno fatto le forze dell’ordine ad aprire le porte del carcere».
È il commento di Michele Mangano, presidente nazionale dell’Auser – la principale organizzazione italiana impegnata sul fronte della terza età – alle notizie provenienti da Borea di Sanremo, in provincia di Imperia, riguardanti una nota (e finora rinomata) casa di riposo, con l’arresto di sette persone.
«Secondo le prove raccolte dai militari dell’Arma – riferiscono in tal senso le cronache – le violenze subite dagli anziani inermi sarebbero state atroci e inaudite: sevizie, percosse, insulti, anziani legati al letto e abbandonati in condizioni igieniche degradanti e indecenti».

«Non avremmo voluto vedere più ciò che abbiamo visto», aggiunge Mangano. «Anno dopo anno le situazioni di case di riposo lager si succedono a un ritmo inquietante, arrivano sulle pagine dei giornali, suscitano indignazione per qualche giorno, poi la cronaca macina altre notizie e l’attenzione dei Cittadini volge ad altro. Ora, però, bisogna dire basta. Richiamiamo le autorità e le istituzioni a vigilare sempre affinché le norme e le leggi che regolano l’apertura e la gestione delle RSA [Residenze Sanitarie Assistenziali o Assistite, N.d.R.] e delle case di riposo siano applicate e rispettate con estremo rigore. Esistono infatti precise norme di accreditamento che fissano in modo chiaro requisiti, standard di sicurezza, rapporto fra anziani ricoverati e operatori e queste regole devono essere rispettate».
 

«Anche il volontariato – conclude il presidente dell’Auser – può fare molto, essere un occhio attento e vigile all’interno delle strutture in cui opera. Il problema è che in molte strutture private, ci è negato l’accesso».
Anche per questo, tra l’altro, l’Auser Nazionale ha predisposto un decalogo con le indicazioni e suggerimenti su come scegliere una casa di riposo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Auser Nazionale (Giusy Colmo), tel. 06 84407725, ufficiostampa@auser.it.
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