In occasione della consegna alla Camera e al Senato delle prime diecimila firme e delle adesioni relative alla petizione popolare nazionale che ha avuto come prima ispiratrice (e coordinatrice della Segreteria) la Fondazione Promozione Sociale di Torino e che mira ad ottenere le risorse economiche indispensabili per l’attuazione dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria (se ne legga nel nostro sito cliccando qui), la stessa Fondazione, in collaborazione con l’Associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino, ha organizzato per venerdì 2 marzo a Roma (Sala “Rosi” del V Dipartimento del Comune di Roma, Viale Manzoni, 16, ore 10), un incontro con le organizzazioni e le persone che collaborano all’iniziativa.
«Lo scopo – spiegano i promotori – è innanzitutto quello di scambiare le reciproche esperienze in merito alla raccolta delle firme e delle adesioni e di verificare le concrete possibilità di ottenere fin d’ora l’attuazione dei LEA, in particolare per quanto concerne da una parte il diritto delle persone con handicap intellettivo in situazione di gravità alla frequenza dei centri diurni e all’accoglienza presso comunità alloggio o altre strutture, nei casi in cui non siano più praticabili le prestazioni domiciliari, dall’altra il diritto degli anziani cronici non autosufficienti, delle persone colpite dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile e dei pazienti con gravi disturbi psichiatrici alle cure sanitarie e socio-sanitarie, senza alcuna interruzione e senza limiti di durata».
Durante l’incontro, viene altresì segnalato, verranno prese in considerazione anche le questioni relative alle prioritarie cure domiciliari dei citati gruppi di persone e il problema dei contributi economici illegittimamente imposti ai congiunti degli assistiti, qualora si tratti di soggetti con handicap in situazione di gravità o di ultrasessantacinquenni non autosufficienti, nonché la necessità di introdurre un contratto di cura, sottoscritto da tutti gli interessati (operatori, utente, familiare di riferimento e/o amministratore di sostegno e/o tutore)».
Nella stessa sala in cui è previsto l’incontro, vi sarà successivamente (ore 12-14) una conferenza stampa organizzata dall’Associazione Codici, allo scopo di informare i Cittadini sull’iniziativa della petizione.
Tra le ultime adesioni a quest’ultima – va detto in conclusione – segnaliamo anche quella della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il cui Ufficio di Presidenza, composto da Antonino Russo, Lilia Manganaro e Flavio Savoldi, scrive tra l’altro in un documento (consultabile integralmente cliccando qui) che «i servizi essenziali sono un diritto costituzionale» e che «i costi per la realizzazione di una qualificata rete di protezione sanitaria e sociale vanno posti a carico della comunità tutta e non delle sole persone obbligate a ricorrere ai servizi stessi». (S.B.)