A commentare gli esiti dell’incontro con gli esponenti dell’Ente Locale ternano è Andrea Tonucci, vicepresidente della FISH Umbria.
L’incontro del 19 gennaio è stato, per la FISH Umbria, l’occasione per ribadire e chiedere conferme circa la volontà comune di affrontare questo difficile momento, con senso di responsabilità, tutto a partire dall’impegno a riconquistare credibilità e fiducia tra le parti, riconoscendo questa come unica via per arrivare a scelte condivise in grado di coniugare l’urgenza con l’equità e tentare di continuare a tutelare i diritti di Cittadini che rischiano di essere travolti dalla crisi.
Fiducia e credibilità fondate sulla disponibilità di informazioni e dati, sulla condivisione di scelte che producano atti concreti in tempi certi e con risultati verificabili.
La FISH Umbria ha sottolineato dal canto suo che il problema oggi non può più essere posto in termini di difesa di interessi di alcuni, e purtroppo, anche parlando di diritti fondamentali, non si può pensare di difendere qualcuno sacrificando i più fragili.
Nel definire dunque cosa dovrà essere inevitabilmente “sacrificato”, il sindaco Di Girolamo ha fissato un principio importante, affermando che il concetto di “non rilevanza” dei servizi risulta inapplicabile in mancanza di un quadro dei bisogni a livello individuale. In altre parole, non si può affermare in assoluto che un intervento sia più importante di un altro, ma in realtà, la rilevanza di un servizio è data dal diverso valore che ha per le diverse persone e comunque dev’essere oggettivamente misurata in termini di impatto sulla salute della persona.
Diventa essenziale garantire alle persone con disabilità i diritti al pari di tutti i Cittadini, perché solo garantendo i diritti dei Cittadini in quanto tali, si ha la certezza di non garantire i privilegi.
Il Sindaco e l’Assessore hanno rappresentato le incertezze che derivano da un quadro in evoluzione a livello nazionale, cui si unisce una difficoltà della struttura, a partire dagli uffici finanziari, ad adeguarsi alla crisi. In particolare, l’assessore Bucari ha individuato nel superamento del concetto stesso di politica sociale – e in un approccio complessivo alla disabilità da parte dell’Amministrazione Comunale – la strategia per fare uscire dalla nicchia degli interventi socio-sanitari le risposte ai diritti e ai bisogni delle persone con disabilità.
In quest’ottica diventa essenziale anche valorizzare e responsabilizzare tutte le risorse che la comunità locale stessa è in grado di offrire affinché la persone con disabilità possano contare sul pieno riconoscimento dei propri diritti.
È emersa inoltre l’importanza di dare regole e continuità al confronto, per partecipare gli obiettivi, le scelte e le valutazioni e, soprattutto, la volontà di offrire certezze essenziali ai Cittadini in termini di trasparenza, equità e libertà di scelta, in particolare rispetto al tipo di assistenza che la persona intende ricevere.
In questo senso, un altro dato emerso riguarda la volontà comune di avviare quanto prima la sperimentazione riguardante una presa in carico fondata sul Progetto Individuale, strumento essenziale per garantire i princìpi di cui sopra, come già del resto previsto nella bozza del Piano Regolatore del Sociale.
*Vicepresidente della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha sede presso il Centro per l’Autonomia Umbro.
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