Piani personalizzati in Sardegna: accolto il ricorso delle famiglie

Un'Ordinanza Sospensiva del TAR della Sardegna ha infatti accolto il ricorso sull'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), riferito ai piani personalizzati per persone con grave disabilità, ai sensi della Legge 162/98. Perde dunque di efficacia - con effetto immediato - la parte di quella recente, discussa Delibera della Giunta Regionale Sarda, nella quale era stata appunto prevista la riduzione del finanziamento, basata sul reddito ISEE del nucleo familiare, anziché sul solo assistito. Ora numerose persone con disabilità che avevano visto i loro progetti tagliati anche del 70% ritroveranno le risorse che permetteranno loro di ottenere un'assistenza migliore, come nello spirito della Legge 162, secondo il "modello Sardegna"

Volto di giovane che sorrideLa notizia è già pubblica: l’Ordinanza Sospensiva della Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna n. 61/12 ha accolto il ricorso sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), riferito ai piani personalizzati per persone con grave disabilità, ai sensi della Legge 162/98. Perde dunque di efficacia – con effetto immediato – la parte di quella discussa Delibera della Giunta Regionale Sarda (n. 46/50), nella quale era stata appunto prevista la riduzione del finanziamento, basata sul reddito ISEE del nucleo familiare, anziché sul solo assistito (se ne legga nel nostro sito anche cliccando qui).

Grande è la soddisfazione espressa dal Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98 in Sardegna, per il provvedimento che ha dato “partita vinta” alle trentuno famiglie e persone ricorrenti (tra cui si parla tra l’altro di situazioni di grave autismo, di persone tetraplegiche e allettate o con gravissimi traumi e la necessità di assistenza per ventiquattr’ore su ventiquattro), «nonostante la resistenza sin qui fatta – è il commento “a caldo” del Comitato – da parte dall’Assessorato alla Sanità e alle Politiche Sociali della Regione. L’Assessorato stesso dovrà dunque ottemperare all’Ordinanza della Magistratura e applicare il principio fissato dalla stessa, informando tempestivamente i Comuni sardi. I piani, quindi, non subiranno alcuna interruzione».

L’effetto dell’Ordinanza riguarderà alcune migliaia di piani personalizzati, e non solo quelli dei ricorrenti, con una spesa «assolutamente sostenibile, circa il 5% in più di quella odierna».
«Cosi come da sempre affermato dal Consiglio di Stato e da numerosi TAR in tutta Italia – concludono gli esponenti del Comitato -, viene pertanto riaffermato da subito il diritto previsto dalla Legge. Ora numerose persone con disabilità che avevano visto i loro progetti tagliati anche del 70% ritroveranno le risorse che permetteranno loro di ottenere un’assistenza migliore, come nello spirito della Legge 162, secondo il “modello Sardegna”». (S.B.)

Ringraziamo Marisa Melis per la segnalazione.

Ricordiamo ancora che l’Ordinanza 61/12 del TAR della Sardegna è disponibile cliccando qui.
Sui temi qui trattati, suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – di: Sardegna: continua la battaglia sui piani personalizzati (cliccare qui) e anche l’ampia analisi in HandyLex.org, curata dal giurista Massimiliano Gioncada (cliccare qui).  Per ulteriori informazioni: comitatofamiglie162@gmail.com.
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