«Sono sei milioni i Cittadini europei affetti da una delle tante forme di epilessia – dichiara Giovanni Battista Pesce, segretario nazionale dell’AICE (Associazione Italiana contro l’Epilessia) -, circa il 65% dei quali controlla le crisi con adeguate terapie e il 5% guarisce, mentre il 30% è tuttora in condizione di farmacoresistenza».
Non a caso, dunque, anche quest’anno l’AICE sarà presente nelle piazze italiane, per sostenere la campagna denominata Per San Valentino accendi il cuore per l’epilessia, dona alla ricerca, guardando soprattutto alla ricerca scientifica e affiancata dalla propria Fondazione Italiana Ricerca Epilessia (FIRE).
Il 14 febbraio, infatti, è la Giornata Europea dell’Epilessia, tradizionalmente coincidente con il Giorno di San Valentino, dedicato appunto al protettore delle persone affette da epilessia, che fu vescovo di Terni e venne martirizzato a Roma per decollazione nel 273, simboleggiando dunque il concetto di “perdere la testa”, come succede simbolicamente anche agli innamorati.
L’AICE e la FIRE hanno quindi selezionato, nell’ambito di un bando promosso nel 2011, alcuni progetti di ricerca (coordinati da Andrea Becchetti dell’Università di Milano, Giuseppe Biagini dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Michele Mishto dell’Università di Bologna, Marco Pistis dell’Università di Cagliari e Teresa Ravizza dell’Istituto Negri di Milano), a due dei quali – nel prossimo mese di maggio – verranno assegnati altrettanti contributi da 20.000 euro.
Ma non sarà solo ricerca, la Giornata dell’AICE a San Valentino. Tra le altre iniziative, infatti, va segnalato ad esempio l’incontro formativo sul tema Scuola – Famiglia – Epilessia, rivolto in particolare a genitori, docenti e non docenti e organizzato per il 14 febbraio a Milano (Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, Via San Paolo, 12, ore 9.30) dalla Sezione Lombarda dell’Associazione.
«L’obiettivo – spiegano i promotori – è quello di fornire informazioni corrette sull’epilessia, di conoscere le manifestazioni della malattia, le modalità per affrontare situazioni di difficoltà o di emergenza e le problematiche connesse alla patologia».
Il progetto è stato condiviso a livello scientifico da M. Paola Canevini, direttore della Neurologia al II Centro di Epilessia dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano. (S.B.)
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