Salerno: quale futuro per i servizi socio-sanitari?

Se ne parlerà il 22 febbraio, nel corso di un'Assemblea Pubblica dai temi quanto mai "caldi", con la partecipazione delle principali autorità istituzionali locali, che recentemente - Sindaco in testa - hanno preso una dura presa di posizione contro un Decreto della Regione Campania, che ha sostanzialmente deciso una drastica decurtazione dei fondi destinati alle attività socio-assistenziali per le persone con disabilità, i malati cronici e le famiglie in difficoltà

Realizzazione grafica di logo disabili «preso a calci»Servizi socio-sanitari quale futuro?: non lascia spazio a troppi dubbi – il titolo scelto per l’Assemblea Pubblica in programma mercoledì 22 febbraio a Salerno (Centro Sociale di Via Cantarella Pastena, ore 15-18.30) – sui temi quanto mai “caldi” che coinvolgeranno associazioni, politici, sindacati, amministratori, gestori e dirigenti della città campana.
All’Assemblea saranno presenti anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e l’assessore comunale alle Politiche Sociali Nino Savastano, che nelle scorse settimane hanno preso una dura posizione contro il Decreto n. 77/11, con il quale la Regione Campania ha sostanzialmente deciso una drastica decurtazione dei fondi destinati alle attività socio-assistenziali per le persone con disabilità, i malati cronici e le famiglie in difficoltà.

Come evitare dunque che le persone con disabilità, i malati cronici e gli anziani restino privi di assistenza? Ma anche come evitare la cassa integrazione e il licenziamento nella sanità privata e come far sì che i servizi sanitari alla persona gestiti dalle imprese private non restino travolti dalla crisi finanziaria ed economica?
Tutti quesiti quanto mai stringenti, cui si cercherà di rispondere durante l’incontro del 23 febbraio, promosso dalle componenti locali di Agidae (Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica), ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), ANPRIC (Associazione Nazionale Presìdi di Riabilitazione Convenzionati), ASPAT (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale) e Confindustria. (S.B.)

Ringraziamo Guido Migliaccio per la segnalazione.

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