Io Lavoro H è un’iniziativa proposta dall’AIPS (Associazione Italiana Paralisi Spastica), nell’ambito di Io Lavoro, manifestazione promossa dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dalla Regione Valle d’Aosta, dalla Città di Torino e da Pole Emploi Rhone-Alpes, con il coordinamento organizzativo dell’Agenzia Piemonte Lavoro, allo scopo di favorire l’incontro tra chi offre lavoro e chi è alla ricerca di un impiego. La dodicesima edizione è prevista al Palasport Olimpico di Torino, per venerdì 16 e sabato 17 marzo.
Con Io Lavoro H, dunque, l’obiettivo specifico dell’AIPS è quello di offrire un nuovo servizio alle aziende, per facilitare l’inserimento lavorativo di personale con disabilità. In tal senso, le aziende stesse potranno selezionare (su prenotazione) personale appartenente alle categorie protette e preselezionato dal Centro per l’impiego della Provincia di Torino, in base ai profili richiesti.
«Il fine – spiegano i promotori dell’iniziativa – è quello di cercare talenti a cui offrire concrete opportunità nel mondo del lavoro, ed è appunto questa la linea guida di Io Lavoro H, far sì, cioè, che il disabile non sia un “posto vacante” da riempire per motivi di legge, ma una risorsa reale e di qualità».
Per ricordare un po’ di dati, nelll’edizione 2011 di Io Lavoro H, su trenta candidati con disabilità, dodici hanno superato le selezioni lavorative; è poi la stessa AIPS a occuparsi della gestione e del reclutamento delle persone con disabilità, aiutandole e informandole adeguatamente, potendo contare su un buon radicamento nella Regione Piemonte, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Torino (VSSP) e con le numerose associazioni di persone con disabilità presenti sul territorio.
«Il progetto – sottolinea Angelo Catanzaro, presidente dell’AIPS – offre alle aziende gli strumenti affinché il lavoratore con disabilità possa essere inserito in organico non in maniera assistenzialistica, ma con criteri di meritocrazia e valorizzazione della qualità e delle eccellenze. Riteniamo che questo sia un servizio importante per il territorio ed estremamente innovativo per promuovere le pari opportunità e agevolare il collocamento mirato». (S.B.)
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