Basta usare le parole «ritardo» o «ritardato»!
C’è una campagna mondiale, lanciata nel 2004 da Special Olympics, che punta all’abolizione dei termini “ritardato” e “ritardo mentale”, per contribuire a una giusta considerazione delle persone con disabilità intellettiva e relazionale, educando sui danni che possono venire da quelle parole, non sempre considerate sbagliate, mentre lo sono molto. Vediamo perché