Napoli da «vedere» con le mani

È questa la proposta dell’attiva Associazione UNIVOC di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi), ovvero una serie di visite guidate nel capoluogo partenopeo, aperte a tutti e anche alle persone non vedenti e ipovedenti, che potranno appunto “vedere” con le mani le varie opere visitate. La prima tappa è prevista per il 4 marzo, con un itinerario che ruoterà attorno a una serie di importanti monumenti attigui al Duomo di Napoli

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Dieci tappe in sette Regioni, per conquistare nove maglie rosa

Presentato nei giorni scorsi a Roma, il Giro d’Italia di Handbike 2012 – per il quale è prevista una nuova conferenza stampa il 2 marzo a Somma Lombardo (Varese), durante la quale si parlerà nel dettaglio delle singole tappe – si prepara a far sognare – da aprile a settembre – centinaia di atleti in tutta Italia, all’insegna di un concetto che sarà alla base dell’intera manifestazione: il miglioramento della qualità della vita e la piena integrazione delle persone con disabilità

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Per la ricerca, per i servizi, per le donne

Saranno infatti destinati alla ricerca scientifica, a incrementare i servizi sociali e sanitari destinati alle persone con sclerosi multipla e a sostenere il Progetto “Donne oltre la sclerosi multipla”, i vari fondi raccolti durante la “Gardenia dell’AISM”, il tradizionale evento dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, previsto per il 3 e 4 marzo, in tremila piazze italiane, nell’imminenza della Festa della Donna. Sono infatti ben 42.000 su 63.000, nel nostro Paese, le donne colpite oggi da questa grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e invalidante

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Informiamo, informiamo, qualcosa resterà…

«Che lo stipendio del Presidente di un noto ente previdenziale – scrive Giorgio Genta – superi di cinquecento o mille volte l’ammontare delle pensioni di invalidità e degli assegni di accompagnamento che relegano la vita delle persone con disabilità nei gradini più bassi dell’esistenza umana, pare non interessi più di tanto. Certo, qualche “gloriosa eccezione” c’è, tra quei giornalisti coraggiosi – alcuni di gran nome, altri di grande ardire – che osano non conformarsi all’andazzo deprecatorio contro quei “mangiapane a tradimento” dei disabili, veri “pesi sociali”, nemici di ogni sano liberismo economico, affamatori di onesti banchieri e di integerrimi lobbisti. Anzi, detti uomini – tra i pochi ancora dotati di quella cosa impalpabile e totalmente fuori moda denominata “coscienza” – scrivono e dicono che i diritti esistono e che i servizi rivolti verso i più bisognosi di aiuto costano, ma rendono civile un Paese!»

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Parlerei più volentieri di «destini rari»

Le riflessioni sulle Malattie Rare e sulla Giornata Mondiale del 29 febbraio di Franco Bomprezzi, giornalista affetto da osteogenesi imperfetta, ovvero uno che “fa parte della categoria” e che pur constatando una situazione decisamente diversa, rispetto a qualche anno fa, scrive: «Vorrei meno convegni, meno premiazioni, meno bandiere, e forse un po’ più di lotta assieme agli altri, a quelli che sembrano più forti e grossi, ma che semplicemente da tempo hanno capito che in questi tempi così difficili solo una unione più larga, basata sui diritti di cittadinanza, può salvarci dal peggio». «Anche per questo – aggiunge – parlerei più volentieri di “destini rari”, più che di malattie, perché la malattia è la premessa della disabilità, non la sostanza»

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