La qualità dei servizi sanitari in salute mentale

Nel corso di un incontro del 9 marzo a Roma, verranno presentati agli operatori della salute mentale, ma anche agli utenti e ai loro familiari, i risultati dello Studio "EUSAM" (Esperienze degli Utenti in Salute Mentale), promosso a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità ed esteso a un ampio campione di Aziende Sanitarie Regionali, coinvolgendo ben 2.700 utenti di strutture ambulatoriali e di ricovero in salute mentale. Scopo dell'iniziativa individuare quale sia il grado di soddisfazione dei servizi sanitari in ambito di salute mentale, per migliorarne la qualità

Paul Klee, «Senecio», 1922Quanto i servizi sanitari in ambito di salute mentale rispondono alle reali esigenze degli utenti? E quanto la percezione di questi ultimi e dei loro familiari è utile al miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie?
Sono fondamentalmente queste le domande cui ha voluto rispondere lo Studio EUSAM (Esperienze degli Utenti in Salute Mentale), promosso a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità ed esteso a un ampio campione di Aziende Sanitarie Regionali, coinvolgendo ben 2.700 utenti di strutture ambulatoriali e di ricovero in salute mentale.

«Il presente workshop – si spiega nella presentazione dell’incontro previsto per venerdì 9 marzo a Roma, dal titolo Un programma innovativo per la rilevazione della qualità percepita nei servizi di salute mentale: lo Studio EUSAM (Aula Rossi dell’Istituto Superiore di Sanità, ore 9) – intende diffondere ai soggetti interessati (operatori di salute mentale, utenti, familiari) i risultati del Programma Definizione e diffusione di un programma ad elevato standard metodologico e sviluppo di strumenti omogenei per la rilevazione della qualità percepita nei Servizi di Salute Mentale, finanziato dal Ministero della Salute all’interno del Sistema Nazionale di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria (SiVeAS)».
«Tra gli esiti valutabili di un servizio sanitario – si dichiara inoltre – rivestono oggi un ruolo centrale la soddisfazione dei pazienti e quella dei familiari (la cosiddetta “qualità percepita”), che rappresenta un esito fondamentale dell’assistenza. E tuttavia si può affermare che attualmente in Italia non vi sia consenso sul costrutto di soddisfazione e sulle modalità di valutazione della qualità percepita. Sulla base di tali considerazioni, dunque, il suddetto programma, avviato nel settembre del 2008 e giunto alla sua conclusione, ha voluto definire e diffondere un percorso finalizzato alla rilevazione della qualità percepita, adattando strumenti e metodi dell’Istituto Picker – istituto indipendente no-profit di ricerca e sviluppo – principale “fornitore” di criteri riguardanti la qualità percepita condotte sugli utenti del sistema sanitario nazionale inglese, allo scopo di migliorare la qualità delle cure». (S.B.)

Ringraziamo per la segnalazione il Centro per la Salute Mentale di Campobasso – anch’esso attivamente impegnato nello Studio EUSAM – che sarà rappresentato all’incontro del 9 marzo a Roma dalla psicologa Claudia Iannone.

Il programma completo dell’incontro del 9 marzo a Roma è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Debora Del Re, tel. 06 49904123, debora.delre@iss.it.
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