Screening, diagnosi e trattamento delle ipoacusie infantili

Offrire un valido momento di confronto e sintesi tra le diverse esperienze delle realtà regionali umbre, nel campo dell'Otologia Pediatrica, per individuare le soluzioni più appropriate ai problemi spesso complessi che otoiatri e pediatri si trovano ad affrontare nella pratica clinica quotidiana: è questo l'obiettivo principale del convegno "Screening, diagnosi e trattamento delle ipoacusie infantili", organizzato per il 17 marzo a Perugia dalla Regione Umbria e dalla Clinica Otorinolaringoiatrica dell'Università di Perugia, con il patrocinio della FIADDA Umbria (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi)

Bimbo con problemi di ipoacusiaGode anche del patrocinio della FIADDA Umbria (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) il convegno Screening, diagnosi e trattamento delle ipoacusie infantili, organizzato per sabato 17 marzo a Perugia (Aula Magna della Facoltà di Medicina dell’Università, Piazza Gambuli, 5, Sant’Andrea delle Fratte, ore 9), dalla Regione Umbria (Direzione Regionale Salute, Coesione Sociale e Società della Conoscenza) e dalla Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Perugia.

«Negli ultimi decenni – spiegano i promotori dell’incontro, rivolto in particolare a specialisti e specializzandi in Otorinolaringoiatria, Audiologia, Foniatria e Pediatria, oltreché a studenti e laureati in logopedia, Audioprotesi e Tecniche Audiometriche – si sono verificate, nel campo dell’Otologia, trasformazioni profonde, tanto nella fase diagnostica, quanto in quella terapeutica delle diverse patologie uditive, che hanno radicalmente modificato il nostro modo di lavorare, con risultati insperabili fino a poco tempo fa. Basti pensare allo sviluppo di metodiche audiologiche, come le emissioni otoacustiche evocate o i potenziali evocati uditivi, che consentono di formulare una diagnosi certa di ipoacusia nei primissimi mesi di vita, se non nei primissimi giorni, o allo sviluppo degli impianti cocleari che, se correttamente utilizzati, consentono la piena integrazione nel normale tessuto sociale di persone affette da ipoacusia profonda bilaterale».
«Per raggiungere tali risultati – viene però aggiunto – è indispensabile un costante lavoro di aggiornamento di tutte le professioni deputate a utilizzare tali tecniche (audiologi, otochirurghi, audiometristi, logopedisti, neuroradiologi, genetisti), una grandissima capacità organizzativa, anche da parte delle istituzioni sanitarie e un costante lavoro di confronto tra le esperienze tra i vari centri».

Impegnate dunque da anni nell’organizzazione di un servizio che possa offrire risposte qualificate tanto nella fase diagnostica che in quella terapeutica, la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Perugia e la Regione Umbria ritengono che il convegno del 17 marzo possa offrire un valido momento di confronto e sintesi tra le diverse esperienze di importanti realtà regionali nel campo dell’Otologia Pediatrica, per individuare le soluzioni più appropriate ai problemi spesso complessi che otoiatri e pediatri si trovano ad affrontare nella pratica clinica quotidiana.
L’incontro sarà diviso in tre sessioni, dedicate rispettivamente allo Screening audiologico neonatale universale I e II e al Trattamento delle ipoacusie infantili. (S.B.)

Ringraziamo per la segnalazione il  il Centro per l’Autonomia Umbro, sede anche della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Il programma completo del convegno è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Segreteria Organizzativa (Silvia Quintavalla – Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica), tel. 075 5159754, s.quintavalla@villaumbra.org.
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