Si terrà domenica 18 marzo a Bari (nuova sede di Via Orazio Flacco, 24, ex Centrale del Latte, ore 9.30-13.30) il congresso della FISH Puglia, componente regionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, che in questi anni ha saputo diventare interlocutore privilegiato e autorevole delle Istituzioni, tanto da entrare a far parte della Commissione per le Politiche Sociali e della Salute della Regione Puglia.
Ricordando dunque che tra i momenti centrali dell’incontro vi saranno l’approvazione dei bilanci, il rinnovo delle cariche sociali e la relazione del presidente Vincenzo Falabella, proprio a quest’ultimo cediamo la parola, per alcune riflessioni critiche su tale importante appuntamento.
Durante questi tre anni di lungo e intenso lavoro, le varie azioni e strategie promosse hanno di fatto elevato la nostra Federazione, facendola entrare di diritto nelle scelte e nelle decisioni anche politiche della Regione Puglia.
Tutto ciò – insieme alla necessità di consolidare l’apparato federale, avviando una serie di iniziative utili a recuperare interesse e ad accrescere l’entusiasmo sull’intero territorio regionale – ha portato all’assunzione di impegni e responsabilità sempre più coinvolgenti, che se da una parte ci pongono in una situazione di tutto rispetto – di fronte all’intero mondo scientifico, associativo e politico, sia regionale che nazionale -, dall’altra richiedono un sostegno sempre più forte, coeso e leale, pena la mancata efficacia delle azioni e la stessa perdita di credibilità.
Uno sforzo notevole, quindi, ulteriormente accresciuto dalle diverse diatribe territoriali, riferite al corretto funzionamento dei servizi dedicati alle persone con disabilità.
All’atto della costituzione della FISH Puglia [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], tutti avevano volontariamente deciso di far rientrare all’interno del Consiglio Direttivo espressioni associative provenienti da ogni Provincia Pugliese, in modo tale da poter garantire alla Federazione una presenza capillare sull’intero territorio regionale. E tuttavia, la questione delle difficoltà in cui versano le diverse realtà associative – che vivono assemblee sempre più ridotte -, pone oggi all’attenzione di tutti noi il fatto che stiamo percorrendo un sentiero pericoloso e irto di difficoltà per l’intero movimento associativo.
Senza dunque mai dimenticare che stiamo parlando di impegno volontario, ritengo che le nostre responsabilità di quadri dirigenti ci debbano richiamare a un impegno maggiore e a una condivisione crescente delle responsabilità, perché solo così riusciremo a garantire alla Federazione un futuro meno incerto e forse migliore, facendo crescere ancor più l’interesse e la curiosità.
Sta proprio in questo la vera sfida per il futuro delle associazioni e della FISH Puglia ed è sulla scorta di queste riflessioni, che vorrei sollecitare una discussione e un’assunzione di responsabilità collettiva a mio avviso non più rinviabile.
*Presidente della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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