Comunicazione, apprendimento e sindrome di Down: prima di tutto la persona

«Spesso - sottolinea lo staff dell'Osservatorio Scolastico AIPD (Associazione Italiana Persone Down) - gli insegnanti ci chiedono se ci sia e quale sia il metodo specifico da utilizzare con gli alunni con sindrome di Down. Noi abbiamo sempre sostenuto che non è possibile individuare strumenti predefiniti o un'unica modalità d’insegnamento valida per tutti, perché c’è grande variabilità individuale. Occorre piuttosto individuare, creativamente e criticamente, delle strategie che sappiano coniugare individualizzazione e percorso collettivo, eventualmente anche utilizzando metodi già esistenti, ma con intelligenza e flessibilità, mettendo sempre al centro l'unicità e la peculiarità della persona». Se ne parlerà approfonditamente il 24 marzo, durante un seminario organizzato a Roma, in occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down e all'interno dell'Assemblea Annuale AIPD

Bimo con sindrome di Down con il pollice alzato«Sempre più frequentemente – sottolinea lo staff dell’Osservatorio Scolastico AIPD (Associazione Italiana Persone Down) – vengono proposte alle famiglie metodologie o strategie specifiche da utilizzare nella scuola. E questo avviene particolarmente in relazione ad alunni con sindrome di Down, che hanno difficoltà di comunicazione o di apprendimento. D’altra parte spesso gli insegnanti ci chiedono se ci sia e quale sia il metodo specifico da utilizzare con gli alunni con sindrome di Down. Noi abbiamo sempre sostenuto che non è possibile individuare strumenti predefiniti o un’unica modalità d’insegnamento valida per tutti, perché c’è grande variabilità individuale tra le persone con sindrome di Down. Occorre piuttosto individuare, creativamente e criticamente, delle strategie che sappiano coniugare individualizzazione e percorso collettivo, eventualmente anche utilizzando metodi o strategie già esistenti, ma con intelligenza e flessibilità, mettendo sempre al centro l’unicità e la peculiarità della persona».

Nasce proprio da queste considerazioni l’idea dell’AIPD di approfondire la questione, proponendo una riflessione critica, rivolta in primo luogo ai familiari soci, ma anche al personale scolastico e agli operatori socio-sanitari.
Ciò avverrà – anche per garantire una più ampia partecipazione – all’interno dell’Assemblea Annuale dell’AIPD e in occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 21 marzo. Si tratta esattamente del seminario Metodologie e strategie di comunicazione e di apprendimento: riflessioni critiche, previsto per sabato 24 marzo a Roma (Centro Congressi Villa Aurelia, Via Leone XIII, 459, ore 10), incontro che dopo l’apertura di Mario Berardi, presidente nazionale dell’AIPD e della psicologa Paola Gherardini, responsabile dell’Osservatorio Scolastico AIPD, sarà coordinato da Cinzia Miccinesi, psicologa, consulente dell’AIPD di Roma e coordinatrice dell’Attività Interdipartimentale di Riabilitazione dell’ASL RMB.
Parteciperanno poi Michela Minuto, responsabile di Studio Forma di Torino, Sergio Vitali, neuropsichiatra infantile e neurologo dell’Associazione Diritto di Parola di Gorizia, Annamaria Molteni, pedagogista clinica dell’Ausilioteca Roma dell’Istituto Leonarda Vaccari, Iolanda Perrone, logopedista e formatrice con il Metodo Ida Terzi, Maria Rosaria Simoncini, psicopedagogista, referente scolastica dell’AIPD di Belluno, Anna Lastella e Nicola Tagliani, psicologi dell’Osservatorio Scolastico AIPD e Emmy Tintinaglia, psicologa, referente scolastica dell’AIPD della Marca Trevigiana. (S.B.)

Il programma completo del seminario è disponibile cliccando qui. Per iscrizioni (entro il 20 marzo e riguardanti gli “esterni”, perché per i soci AIPD la partecipazione è gratuita) e per ulteriori informazioni: tel. 06 3723909, osservscuola.pedag@aipd.it.
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