«Un concentrato di femminilità, caparbietà, professionalità, sportività, benché la sua vita sia stata segnata da un’infezione al midollo spinale che l’ha resa paraplegica»: così Dorotea Maria Guida aveva presentato la trentacinquenne genovese Silvia Distefano, nella lunga intervista che avevamo pubblicato qualche settimana fa (la si legga cliccando qui).
Lei, tra tutto il resto, ci aveva raccontato di avere «imparato a sciare di nuovo, da seduta», ricominciando «a godersi le piste» e anche a vedere la gente che «quando passo mi osserva».
L’avevamo intitolata Tutta la grinta di Silvia!, quell’intervista, e ora – non poteva essere diversamente – quella grinta ha “colpito” ancora!
Il 28 e 29 febbraio, infatti, sulla prestigiosa pista “G.A. Agnelli” del Sestriere – la stessa utilizzata per la Coppa del Mondo assoluta di sci – Silvia, al suo esordio agonistico, tesserata con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Freewhite Ski Team, è diventata la nuova vicecampionessa italiana di sci paralimpico, per la categoria sitting, sia nello slalom gigante che in quello speciale, in entrambe le gare dietro alla bergamasca Denise Boldi.
Che dire di più, se non “brava Silvia”? A noi non resta che continuare a lavorare per aiutarla a raggiungere un risultato ben più “quotidiano”, ma paradossalmente assai più complicato, che non sciare sulla difficile pista del Sestriere. Quell’obiettivo che lei stessa aveva confidato, concludendo l’intervista a Dorotea Maria Guida: «Non dover litigare ogni giorno per far valere diritti e possibilità di vita normale, speranza di poter passare su un marciapiede, di poter attraversare la strada senza macchine posteggiate sulle strisce, di poter andare in qualsiasi negozio o ufficio senza dover essere servita per strada e tante piccole cose che potrebbero semplificare la vita». (S.B.)
Ringraziamo Elio Maceli per la segnalazione della notizia.
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