Con il bando 2012 della FISM – la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla che agisce a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – 3 milioni di euro sono stati messi a disposizione per progetti di ricerca mirati a dare un importante contributo a scoprire la causa della sclerosi multipla, oltreché a sperimentare nuovi trattamenti, per migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa grave malattia del sistema nervoso centrale, attualmente ancora senza una cura risolutiva. Un impegno economico, questo, reso possibile anche grazie al significativo contributo degli italiani, che hanno scelto di sostenere l’AISM e la sua Fondazione attraverso il 5 per mille.
«Con il bando – dichiara Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM – confermiamo il nostro impegno nel sostenere la ricerca e promuovere il coinvolgimento di giovani ricercatori di talento nel campo della sclerosi multipla. La FISM, infatti, promuove e finanzia la ricerca, sostenendo i progetti dei centri di eccellenza italiani e la partecipazione e il coordinamento di iniziative internazionali. Nessun ambito della ricerca è trascurato. Si procede a 360 gradi, con indagini sulla genetica, sul ruolo dei fattori ambientali e sulle cellule staminali, per comprendere cosa scateni questa patologia, che colpisce oggi circa 63.000 persone in Italia; il tutto ampliando la conoscenza dei meccanismi di danno – ma soprattutto di riparazione – ed esplorando nuove prospettive di terapia e nuovi approcci ai sintomi e per una migliore qualità di vita delle persone coinvolte, anche attraverso la riabilitazione attuata con metodi innovativi».
Con il proprio bando, la FISM sostiene progetti di durata annuale, biennale o triennale e anche progetti pilota. Questi ultimi hanno lo scopo di permettere al ricercatore di condurre studi preliminari in un campo innovativo, capace di aprire nuove direttrici di lavoro. Per quanto poi riguarda i progetti triennali, essi coinvolgono spesso più gruppi di ricerca specializzati.
A disposizione di giovani studiosi, la FISM propone poi borse di addestramento per neolaureati e borse di ricerca a giovani già in grado di proporre e svolgere autonomamente un progetto, anche nell’ambito di linee innovative. Le borse “senior” sono invece destinate a sostenere i giovani ricercatori ormai affermati che dedicano la loro vita professionale alla ricerca e che svolgono un importante progetto sulla sclerosi multipla.
Ultimo, ma non ultimo, vi è il programma di finanziamento intitolato a Rita Levi Montalcini, nato per facilitare il rientro di ricercatori dall’estero o per consentire il loro trasferimento in un istituto italiano di eccellenza in Italia. Esso è riservato a studiosi già affermati a livello internazionale, specializzati in un’area specifica sulla sclerosi multipla, che svolgono un programma autonomo. Al termine della borsa e in accordo con l’istituto che ha ospitato il ricercatore, la FISM valuta poi la possibilità di “adottare” il ricercatore stesso, offrendo un ulteriore percorso di carriera, sempre in ambito di sclerosi multipla.
Carla Taveggia, prima assegnataria nel 2007 della Borsa Rita Levi Montalcini, spiega: «Grazie a questa iniziativa, ho potuto rientrare in Italia e oggi dirigo presso l’INSPE (Istituto di Neurologia Sperimentale dell’Ospedale San Raffaele di Milano) un nuovo laboratorio (Axo-Glial), il primo finanziato da AISM e FISM, interamente dedicato allo studio dei processi di demielinizzazione e remielinizzazione, fondamentali nella patogenesi della sclerosi multipla».
Al di là del bando, infine, la FISM promuove e finanzia, con fondi dedicati, anche i cosiddetti Programmi speciali, iniziative di ampio respiro, su temi particolarmente importanti e innovativi, che coinvolgono la collaborazione di più ricercatori senior, appartenenti a diversi centri e network di eccellenza nazionali e/o internazionali.
In questo ambito, nel 2012, la FISM è impegnata a livello internazionale per delineare strategie al fine di velocizzare lo sviluppo di un trattamento per le forme progressive. (Barbara Erba)
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