Mercoledì 21 marzo si celebra in tutto il mondo il World Down Syndrome Day, la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, appuntamento internazionale – da quest’anno sancito ufficialmente anche da una Risoluzione dell’ONU [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.] – nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura che superi pregiudizi e luoghi comuni e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società di tutte le persone con sindrome di Down.
La scelta della data del 21 marzo non è casuale: la sindrome di Down, infatti, detta anche trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule.
Il 21 marzo 2012, in occasione dell’evento, il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) e la nota agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi promuoveranno insieme, in un modo unico, l’importanza dell’integrazione, realizzandone cioè un esempio eccezionale.
Delle campagne pubblicitarie di alcuni tra i più importanti marchi nazionali e internazionali – partner del progetto – è stata infatti realizzata una versione alternativa che sarà pianificata solo nella giornata del 21 marzo 2012. In essa, un attore dello spot originale o della campagna stampa, è stato sostituito da un attore con sindrome di Down. I partner che hanno aderito all’iniziativa sono Averna, Carrefour, CartaSì, Enel, illycaffè, Pampers e Toyota (tutti gli spot e le campagne stampa del progetto sono visionabili nel sito di CoorDown, cliccando qui). Con lo stesso spirito, poi, persone con sindrome di Down saranno protagoniste di presenze e partecipazioni all’interno di vari programmi televisivi.
Le persone con sindrome di Down – se messe nelle condizioni migliori – possono integrarsi nella società e contribuire attivamente al suo sviluppo. Possono laurearsi, lavorare con impegno e soddisfazione, guidare l’auto, suonare uno strumento, fare sport, anche a livello agonistico. Pertanto, l’integrazione delle persone con sindrome di Down è davvero possibile, non solo negli spot, ma anche nella vita reale.
Direttori creativi del progetto sono Agostino Toscana e Alessandro Orlandi, oltre a Luca Lorenzini e Luca Pannese, rispettivamente anche copywriter e art director del progetto stesso. «Siamo orgogliosi di poter far parte di un progetto di comunicazione così innovativo in cui crediamo molto, in occasione della Giornata Mondiale – sottolinea Sergio Silvestre, coordinatore nazionale di CoorDown – e siamo grati alla Saatchi & Saatchi e a tutti i partner per il prezioso sostegno e la sensibilità dimostrata. Sul tema dell’inclusione c’è ancora molto da fare, soprattutto in ambito lavorativo e scolastico, a partire dai pregiudizi delle persone. L’idea vincente di questa campagna è il messaggio di normalità. Le persone con sindrome di Down hanno infatti il diritto di esprimere le loro capacità e di avere le stesse opportunità di chiunque altro e invece troppo spesso vengono considerate come “diverse” e incapaci di condurre una vita autonoma. Questa campagna è un esempio eccezionale, noi speriamo che possa diventare l’esempio normale, ogni giorno».
«Siamo molto fieri di questa iniziativa che, andando ben al di là della solita campagna sociale, ha coinvolto tutta una serie di persone, aziende e associazioni che ne hanno amplificato l’impatto e il significato», dichiara dal canto suo Giuseppe Caiazza, chief executive officer di Saatchi & Saatchi in Italia e Head of Automotive Business Saatchi & Saatchi EMEA. «Va dato merito a CoorDown di aver capito subito come questo approccio innovativo e unico avrebbe attirato l’attenzione dell’opinione pubblica in maniera massiccia a sostegno di questa importante causa. E vorrei ringraziare tutti i nostri colleghi che hanno lavorato con passione a questa idea, coinvolgendo i nostri clienti, che hanno risposto in maniera entusiasta e grazie ai quali il progetto è diventato realtà».
Grande entusiasmo per l’iniziativa è stato espresso – in sede di conferenza stampa di presentazione – anche da parte dei rappresentanti di tutti i prestigiosi marchi commerciali coinvolti
CoorDown – vale la pena ricordarlo – è nato nel 2003, in occasione della prima Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down, allo scopo di attivare e promuovere azioni di comunicazione unitarie e condivise tra le diverse associazioni italiane che si occupavano di tutelare i diritti delle persone con sindrome di Down. Attualmente al coordinamento aderiscono ben settantacinque organizzazioni, mantenendo ciascuna di esse la propria autonomia, in relazione alle specifiche attività e azioni “politiche”.
Nella seconda domenica di ottobre, CoorDown continua poi a promuovere la consueta Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down, anche attraverso la produzione di campagne pubblicitarie e di comunicazione sociale.
Il Coordinamento, infine, rappresenta l’organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni, per quanto riguarda le problematiche e i diritti delle persone con la sindrome di Down. (Federico De Cesare Viola)