I diritti non possono mai essere «fuori moda»

«I problemi connessi con la riduzione dei finanziamenti per gli interventi e i servizi sociali e sociosanitari rischiano di far trascurare i temi dell'integrazione delle persone con disabilità nella società, dei crescenti rischi di istituzionalizzazione, della qualità dei servizi. Il pericolo, impegnati nella "resistenza", è insomma quello di non avere tempo di analizzare le evoluzioni, le necessità, le strade cui ci si incammina»: nasce da questa prospettiva la riproposizione nelle Marche, da parte del Gruppo Solidarietà, del ciclo di tre seminari denominato "Persone con disabilità. I diritti, i bisogni, le politiche, i servizi", che prenderà il via il 30 marzo a Jesi (Ancona), con l'incontro sul tema "Inserimento, integrazione, inclusione"

Carrozzina solitaria davanti a un finestroneSta per prendere il via a Jesi (Ancona) la seconda edizione del percorso denominato Persone con disabilità. I diritti, i bisogni, le politiche, i servizi, promosso dal Gruppo Solidarietà, con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona e dell’Ambito Territoriale Sociale 9 di Jesi.
Tre i seminari di approfondimento previsti anche quest’anno, a partire da venerdì 30 marzo (Sala della II Circoscrizione di Jesi, Via San Francesco, ore 9-13), quando il tema di giornata sarà Inserimento, integrazione, inclusione.

«I problemi connessi con la riduzione dei finanziamenti per gli interventi e i servizi sociali e sociosanitari – spiegano gli organizzatori – rischiano di far trascurare i temi dell’integrazione delle persone con disabilità nella società, dei crescenti rischi di istituzionalizzazione, della qualità dei servizi. Il pericolo, impegnati nella “resistenza”, è insomma quello di non avere tempo di analizzare le evoluzioni, le necessità, le strade cui ci si incammina».
«Parlare di diritti – proseguono i rappresentanti del Gruppo Solidarietà -, di servizi rispondenti ai bisogni, di qualità degli interventi è oggi decisamente “fuori moda”. Porre l’esigenza della necessità di un maggiore impegno finanziario sembra ai più, il vaneggiamento di mitomani. Intanto, il ritorno alla logica della beneficenza appare essere molto più di una minaccia. Riteniamo invece irrinunciabile continuare a riflettere e confrontarsi su questioni importanti che richiedono un ulteriore approfondimento».
In tale prospettiva, quindi, il ciclo di incontri intende proporre da un lato l’analisi della situazione, dall’altro mantenere alto il profilo della proposta e della riflessione, con un dibattito più generale sulle prospettive dell’integrazione, seguito da due seminari riguardanti aspetti specifici, vale a dire il ruolo di un servizio sociosanitario come il centro diurno e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità intellettiva.

Inserimento, integrazione, inclusione sarà, come detto, il titolo del primo incontro, cui parteciperanno Andrea Canevaro, docente di Pedagogia dell’Università di Bologna (sede di Rimini) e Fabio Ferrucci, docente di Sociologia dell’Università del Molise.
Il seminario viene presentato così dal Gruppo Solidarietà: «Dall’inserimento siamo giunti all’inclusione. Anche se nessuno a parole tende a mettere in discussione l’integrazione  delle persone con disabilità nella società, pare evidenziarsi una pericolosa tendenza: i servizi si possono pure mantenere, ma per fare questo, occorre accettare una “semplificazione erogativa” che, tradotto, significa “logiche da contenitore”. Politiche realmente inclusive, invece, necessitano di accettare la sfida della complessità, e a quanto pare ora devono attendere. Su questo esile filo si articolerà la riflessione».

Da segnalare, infine, i titoli degli altri due seminari – previsti nella stessa sede del primo, rispettivamente venerdì 20 aprile e venerdì 18 maggio – che saranno Centri diurni. Luoghi di separazione o inclusione? e Lavoro e disabilità intellettiva. È così difficile? (S.B.)

La partecipazione ai seminari è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione. Per ulteriori informazioni: Gruppo Solidarietà, tel. 0731 703327, grusol@grusol.it.
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