La prima volta che ho sentito parlare di Mirko Tomassoni è stato in occasione della sua elezione a Capitano Reggente della Repubblica San Marino [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.]. In quegli anni, una persona con disabilità che “reggeva” uno Stato straniero aveva fatto clamore. Da allora altra strada è stata fatta dalle persone con disabilità – anche in politica -, con cariche sempre più importanti e l’impegno a difendere i diritti di tutti, non solo le categorie più svantaggiate.
Ho avuto l’opportunità di “incontrare” Mirko – mi si permetta il tono confidenziale – tra le pagine on-line di un social network e non mi sono fatta sfuggire l’opportunità di scambiare qualche battuta con lui, circa la sua vita, i traguardi raggiunti e i successi meritati.
Schivo, riservato, modesto, non si ritiene una persona “famosa”, piuttosto qualcuno che ha sempre voglia di migliorarsi, di voler fare e realizzare per sé e per gli altri. «La mia vita è tutto un “work in progress“»: questa è stata la prima definizione che ha dato di sè, ma poi siamo riusciti a farci dire anche parecchio altro: «Ho cominciato ad avere a che fare con la Vita e a far parte di questo Mondo incredibilmente fantastico, 43 anni fa: parto naturale, taglio dell’ombelico perfetto, allattato al seno, nessun segno particolare, sano e robusto di costituzione, ultimo di cinque fratelli, padre pensionato (perso quando avevo 14 anni) e madre casalinga (scomparsa pochi mesi prima che nascesse mia figlia Maya, che ora ha 6 anni). Sono nato a San Marino, dove tuttora vivo e lavoro. Sono alle dipendenze dell’Ufficio del Corpo di Polizia Civile di San Marino dal 1994».
Riusciamo poi anche a scherzare, parlando del modo in cui ha acquisito la sua disabilità. «Nonostante la normalità alla nascita narrata prima, non credo che prima dell’incidente stradale avvenuto quando avevo 29 anni, non avessi qualche forma di disabilità psico-sociale! Anzi, penso che da questo punto di vista, probabilmente, prima ero un soggetto piuttosto svantaggiato e con più di un problema rispetto alle diversità…».
E all’evento che ti ha reso “celebre”, la Reggenza di San Marino, come sei arrivato?
«L’esperienza della politica non è nata per caso: la realtà sammarinese è molto particolare, è uno Stato indipendente e come tale ha un suo ordinamento istituzionale e democratico, leggi proprie e così via. Dopo aver creato una piccola Associazione (Attiva-Mente), che ha quale finalità primaria la sensibilizzazione dell’Amministrazione e dell’opinione pubblica sulle problematiche delle persone con disabilità, mi sono reso conto che ciò non era sufficiente e che occorreva un pungolo in più… E così nel 2006 mi sono candidato da indipendente nelle liste del Partito dei Socialisti e dei Democratici (PSD). Sono stato eletto, il mio Partito si è coalizzato in una maggioranza che ha espresso un Governo di centrosinistra che però è durato solo un paio d’anni.
Nel corso di quel periodo, ho avuto l’onore di ricoprire il ruolo semestrale di Capitano Reggente della Repubblica di San Marino e una delle diverse cose di cui sono particolarmente orgoglioso di questa esperienza, è l’avere spinto affinché il Parlamento del mio Paese ratificasse la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (San Marino è stato tra i primi al Mondo) [esattamente il 22 febbraio 2008, quindicesimo Paese al mondo a procedere alla ratifica; se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.]».
Adesso di cosa ti occupi?
«Faccio sempre parte del Consiglio Grande e Generale, che è il nostro Parlamento, non più nella maggioranza, ma all’opposizione e pertanto le possibilità di incidere sulle scelte sono minori, però questo non è certo un ruolo meno onorevole e dignitoso. E tuttavia mi sento solo “prestato” alla politica; infatti, continuo sempre a portare avanti le attività e le iniziative di Attiva-Mente, anche perché mi sento più tagliato per vivere con e per la società civile».
E la vita privata?
«Ho avuto la fortuna di conoscere molte persone e con una di queste, Xiomara, è scoccato l’amore vero, ora siamo una famiglia… e abbiamo la gioia di avere una figlia meravigliosa. Gli amici non mancano, per fortuna, noi ne abbiamo anche a quattro zampe, una coppia di cani Labrador che ci fanno continuamente compagnia».
Ti immaginiamo operoso anche grazie alla tua Associazione, con la voglia di fare tanto per gli altri. Cosa ti dà la carica per andare sempre avanti?
«La consapevolezza che, malgrado tutto, posso essere di aiuto agli altri. Ho avuto la fortuna di viaggiare un po’ e di conoscere persone che, pur ritrovandosi in situazioni peggiori della mia, hanno maturato la stessa cognizione e fanno cose straordinarie. Per me, quindi, non è stato troppo difficile comprendere che posso fare qualcosa anch’io. Il mio “work in progress” intanto continua, poi si vedrà…».
E se volessimo terminare questo nostro incontro con una frase secca?
«Da qualche parte ho letto la frase “Non ci sarà più il futuro di una volta…”. Il mondo è in continua evoluzione, noi tutti siamo responsabili e protagonisti, nel nostro piccolo, del futuro che vogliamo, se rispettiamo questo mondo e chi ne fa parte. La mia speranza è che sia sempre alta la guardia per il rispetto dei Diritti Umani, che sono forse l'”ombelico ideale” che ci lega a questa terra». (Dorotea Maria Guida)
*Presidente dell’Associazione Attiva-Mente, già Capitano Reggente della Repubblica di San Marino dal 1° ottobre 2007 al 31 marzo 2008. Di quest’ultima esperienza e anche della ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, da parte di San Marino (22 febbraio 2008), si legga nel nostro sito cliccando qui e qui.