Aveva chiesto, Cinzia Rossetti, di poter continuare a scegliere come condurre la sua vita, con le assistenti pagate da lei, svolgendo le sue varie attività professionali, educative e sociali. Insomma, di poter continuare a sostenere le spese del suo progetto di Vita Indipendente. Lo aveva fatto con una lettera-appello chiara e dettagliata, rivolgendosi alle Istituzioni Nazionali e a quelle Regionali lombarde. Le reazioni, però, non sono state quelle attese. Da una parte, infatti, le Istituzioni Regionali hanno interpellato la sua famiglia per capire «se può fare di più», invitando anche a contare «sul volontariato»; dall’altra parte alcune persone hanno espresso il loro stupore e malumore per l’entità delle spese dichiarate, senza minimamente informarsi su quanto costi un’assistente personale. Di fronte a ciò, la stessa Rossetti ritiene necessarie alcune precisazioni, soprattutto per far capire che il suo obiettivo non è certo quello di «diventare ricca», ma di poter «vivere come gli altri»