Serve più qualità per rendere sostenibili i tagli

Lo spiegheranno il 24 aprile a Terni, nel corso di una conferenza stampa, tutte le Federazioni delle Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie - a partire dalla FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - con la consapevolezza che, in vista dell'ormai prevedibile e radicale ridimensionamento del sistema di welfare, per contenere l'impatto negativo di un'inevitabile compressione delle prestazioni, sia irrinunciabile puntare a un innalzamento della qualità dei servizi e degli interventi, per rispondere in maniera quanto più possibile appropriata alla complessità dei bisogni e dei diritti della persona
Ombra di persona in carrozzinaUna conferenza stampa è stata convocata per martedì 24 aprile a Terni (presso il Centro per l’Autonomia Umbro, ore 11) dalla FISH Umbria  (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dalla FAND Umbria (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e dalla FADA (Federazione Associazioni Diversamente Abili), vale a dire le organizzazioni cui aderiscono le principali associazioni territoriali di rappresentanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Scopo dell’iniziativa – come spiega Andrea Tonucci, vicepresidente della FISH Umbria – è sostanzialmente quello di «ribadire la volontà di perseguire, con unicità di intenti, un ruolo attivo nelle scelte politiche e organizzative relative al sistema di welfare, per contribuire al definitivo superamento di un sistema focalizzato sugli erogatori di prestazioni e per il passaggio a un sistema centrato sulla persona».

FISH, FAND e FADA ritengono dunque che in vista dell’ormai prevedibile e radicale ridimensionamento del sistema di welfare, per contenere l’impatto negativo di un’inevitabile compressione delle prestazioni, sia irrinunciabile puntare a un innalzamento della qualità dei servizi e degli interventi, per rispondere in maniera quanto più possibile appropriata alla complessità dei bisogni e dei diritti della persona.
«In particolare – sottolinea ancora Tonucci – verrà affrontata la questione relativa all’importanza e all’urgenza di definire e praticare un nuovo modello per la presa in carico globale delle persone con disabilità, riconoscendo ai Cittadini con disabilità il diritto di scegliere (e quindi di valutare) l’intervento di cui sia dimostrabile e misurabile la maggior efficacia sulla salute e sul benessere. Il tutto riconoscendo il valore della partecipazione attiva e competente delle associazioni e definendo le modalità di essa all’interno dei percorsi decisionali e di valutazione della qualità dei servizi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Centro per l’Autonomia Umbro, tel. 0744 274659, web@cpaonline.it.
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