Gran bel Festival, ma sarà accessibile a tutti?

Dubbi in tal senso, infatti, ovvero sull'accessibilità alle persone con disabilità motoria di tutti gli eventi previsti per il Torino Jazz Festival (27 aprile-1° maggio), sono stati espressi nei giorni scorsi dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) del capoluogo piemontese. Sulla questione sono state anche presentate due specifiche Interpellanze in Consiglio Comunale

Donna in carrozzina in un edificio con tante barriereConcerti, cinema, incontri letterari e appuntamenti vari: sarà tutto questo il Torino Jazz Festival, in programma nel capoluogo piemontese dal 27 aprile al 1° maggio, sviluppandosi per lo più nel centro città. Si tratterà insomma di una grande manifestazione sulla quale, però, una serie di dubbi riguardanti l’accessibilità alle persone con disabilità, sono stati espressi nei giorni scorsi dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà).
«I concerti principali – si legge infatti in una nota della Consulta – saranno in Piazza Castello e in Piazzale Valdo Fusi, oltreché presso i Murazzi del Po e il Parco del Valentino, oltre ad altri eventi nei locali e nei club. E tuttavia proprio numerosi locali di Viale Murazzi sono inaccessibili alle persone con disabilità motoria e questo impedirà loro la partecipazione ai vari incontri». «La fruibilità dei luoghi – si rileva – dev’essere assicurata a tutti i Cittadini, disabili e non, poiché tutti devono avere il diritto di partecipare all’evento che desiderano. Laddove questo non fosse possibile, sarebbe opportuno scegliere delle location prive di barriere architettoniche».

Sulla questione sono state anche presentate, qualche settimana fa, due Interpellanze in Consiglio Comunale da parte di Silvio Magliano e Angelo D’Amico, consiglieri di minoranza, il primo dei quali ha ricordato in particolare la Deliberazione approvata il 3 dicembre 2007 – e per la quale si era a lungo battuta anche la stessa CPD – secondo la quale gli organizzatori di manifestazioni che da allora in poi avessero richiesto un contributo o il patrocinio della Città di Torino, avrebbero dovuto garantire l’accessibilità dei luoghi e l’assistenza alle persone con disabilità che intendessero prendervi parte, pena la possibile revoca del patrocinio e del contributo stesso.
Il consigliere Magliano ha inoltre ricordato, nel proprio documento, che «l’accessibilità per tutti delle manifestazioni pubbliche è prevista tanto dalla Legge 104/92 quanto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificarta dal Parlamento Italiano con Legge 18/2009», mentre il consigliere D’Amico ha aggiunto che «già la presentazione del Festival è stata fatta in un locale come il Circolo dei lettori inaccessibile ai disabili». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: uffstampa@cpdconsulta.it.
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