Le febbri periodiche alla ricerca di un’«identità»

Si chiamerà proprio "Febbri in cerca di identità" l'incontro tra specialisti, pazienti e famiglie, organizzato per il 28 aprile a Firenze dall'AIFP (Associazione Italiana Febbri Periodiche), per parlare di queste Malattie Rare inserite da pochi anni nel nuovo gruppo delle "malattie autoinfiammatorie", senza dimenticare le cosiddette "FUO", ovvero le febbri di origine ancora sconosciuta

Locandina dell'incontro di FirenzeSono circa una dozzina di Malattie Rare, le febbri periodiche, inserite da pochi anni nel nuovo gruppo detto delle “malattie autoinfiammatorie”. E poi vi sono anche le cosiddette “FUO”, ovvero le febbri di origine sconosciuta.
Si tratta di un mondo ancora poco noto al pubblico e agli stessi medici, ma per le quali, in breve tempo, sono stati fatti grandi passi avanti nella ricerca, nella diagnosi e nella cura.
Ad oggi si calcola che i pazienti in Italia affetti da una malattia autoinfiammatoria siano circa 500. Decine, poi, sono le persone afflitte da una febbre ricorrente, ma ancora senza diagnosi.

Sabato 28 aprile a Firenze (Centro Il Fuligno, Via Faenza, 48, ore 9.45), si incontreranno e discuteranno su queste patologie – oltreché sui problemi connessi – specialisti, pazienti e famiglie.
L’incontro, denominato significativamente Febbri in cerca di identità, è organizzato dall’AIFP (Associazione Italiana Febbri Periodiche), i cui responsabili spiegano: «La genetica ha dato un notevole impulso alle diagnosi di queste patologie, ma ci sono ancora zone d’ombra. Di frequente vengono evidenziati casi nuovi che pur presentando i sintomi, non presentano le mutazioni genetiche per diagnosticare una febbre periodica… C’è quindi forse dell’altro tra il genotipo e il fenotipo? Con ansia, dunque, aspettiamo dalla genomica, dalla proteomica, dall’epigenetica e dalle biotecnologie risposte alle nuove domande». (S.B.)

Il programma completo dell’incontro di Firenze del 28 aprile è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: info@febbriperiodiche.it.
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