Il diritto ai diritti

Si chiama così un libro di recente uscita, ove si raccolgono i vari contributi di docenti universitari, attori delle politiche sociali e protagonisti del Terzo Settore, che animarono nel 2010 un ottimo corso di formazione, presso l'Università di Bergamo, interamente dedicato ai temi e ai princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

Copertina del libro «Il diritto ai diritti»«Non un’opera esplicativa o a commento, ma un testo che propone, talvolta provocatoriamente, delle occasioni di riflessione originale».
Così Olivia Osio, progettista sociale della UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), parla del volume Il diritto ai diritti. Riflessioni e approfondimenti a partire dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, da lei stessa curato insieme a Paride Braibanti dell’Università di Bergamo, presidente della Società Italiana di Psicologia della Salute.

Il libro – recentemente dato alle stampe per i tipi di FrancoAngeli – raccoglie i vari contributi di docenti universitari, attori delle politiche sociali e protagonisti del Terzo Settore bergamasco (Giampiero Griffo, Ivo Lizzola, Giovanni Merlo, Marco Lazzari, Antonio Bianchi, Flavia Fabiani, Luca Salvioni, Rocco Artifoni, Roberto Medeghini, Attà Negri, Stefano Zanoletti, Federica Baroni, Giuliana Sandrone Boscarino, Paride Braibanti, Lucia de Ponti, Renato Bresciani, Carlo Ricci, Antonio Bordoni, Stefano Tomelleri e Benvenuto Gamba), che da settembre a dicembre del 2010 avevano animato l’ottimo corso di formazione coordinato anch’esso da Olivia Osio – presso l’Università di Bergamo e interamente dedicato ai temi e ai princìpi della Convenzione ONU (se ne legga ampiamente anche nel nostro sito cliccando qui e qui).

Le conclusioni del volume sono affidate a Giampiero Griffo, componente dell’Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International), che del Trattato approvato nel 2006 alle Nazioni Unite fu uno dei “padri” italiani.
Scrive tra l’altro Griffo: «Dal momento che la Convenzione impegna gli stati firmatari a coinvolgere le associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, nella definizione delle politiche e nei processi di monitoraggio […], nuove sfide si profilano per il movimento di liberazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie in Italia. Come sappiamo da anni, non è una legge che da sola cambia la nostra qualità della vita, ma l’iniziativa continua di chi si impegna a promuovere e tuitelare i nostri diritti umani. “Niente su di noi senza di noi” non è uno slogan, ma anche un diritto e una responsabilità. I processi di inclusione sociale sono efficaci ed effettivi solo con la diretta partecipazione delle persone escluse e discriminate. Questa è la sfida più grande a cui dovremo far fronte».
E conclude: «È un momento storico per i 650 milioni di persone con disabilità [oggi già molti di più, secondo le stime più recenti, N.d.R.] veder riconosciuti i propri diritti umani al più alto livello, una nuova priorità viene posta nell’agenda mondiale: non bisogna più rivendicare i nostri diritti, ora bisogna chiedere di applicarli [grassetti nostri in queste citazioni, N.d.R.]». (S.B.)

Olivia Osio e Paride Braibanti (a cura di), Il diritto ai diritti. Riflessioni e approfondimenti a partire dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, Milano, FrancoAngeli, 2012, 256 pagine, 28 euro.
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