Trent’anni sono certamente un bel traguardo, per un’Associazione, e meritano di essere celebrati nel migliore dei modi, soprattutto quando la “voglia di futuro” è ancora tanta. Càpita al Centro Down ONLUS di Cagliari, che proprio giovedì 10 maggio festeggerà il proprio trentesimo compleanno, da quando quei primi cinque genitori – il 10 maggio 1982, appunto – ne avviarono le attività. E lo farà insieme ai propri soci, alle famiglie, agli amici e ai tanti preziosi collaboratori, presso la Sala Polifunzionale del Parco Monte Claro di Cagliari (Via Cadello, ore 15.30).
Ben volentieri, dunque, cediamo la parola a questa Associazione, che tante battaglie ha combattuto, e tante ancora intende combatterne, a fianco delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie.
Trent’anni fa, il 10 maggio 1982, per iniziativa di cinque genitori, nasceva il Centro Down che oggi raggruppa circa centosessanta famiglie, in gran parte di Cagliari e Provincia, ma non solo. Le persone Down seguite sono comprese in una fascia d’età media che va da pochi mesi a 30-35 anni e anche oltre.
Varie sono le attività – basate sul volontariato – messe in piedi dal Centro in questi tre decenni. Si parte dagli ospedali, dove è possibile essere contattati dai genitori di neonati Down per una prima comunicazione e, se richiesto, per un aiuto psicologico. Disponibile, infatti, è un’équipe di consulenti (neuropsichiatra, pediatra, psicologo, pedagogista, insegnante, logopedista), impiegati anche per l’integrazione scolastica e lavorativa dei ragazzi e per i corsi di aggiornamento agli insegnanti di sostegno. E ancora, Il Centro provvede al supporto di orientamento sulle molte leggi in fatto di assistenza, sanità, congedi parentali ecc.
Le famiglie, infine, vengono formate a stimolare precocemente i sensi e la mente dei ragazzi, anche attraverso l’apprendimento prescolare di lettura e scrittura e in parte della musica.
In sintesi, per perseguire i propri obiettivi il Centro:
– promuove e cura una corretta informazione e attività culturali, di studio e di ricerca sulla sindrome di Down;
– coopera con altre Associazioni, al fine di studiare e attuare azioni comuni a favore di soggetti con disabilità;
– crea occasioni di discussione e di riflessione, per suscitare, a tutti i livelli, un atteggiamento di responsabilità e di collaborazione sulla gestione pubblica dell’handicap;
– programma e coordina interventi finalizzati alla realizzazione delle condizioni più idonee allo sviluppo delle potenzialità neurologiche e cognitive delle persone Down;
– propone modalità di intervento adeguate ai bisogni specifici dei bambini e dei ragazzi Down, nei settori clinico, riabilitativo, scolastico e sociale.
Da sempre l’Associazione – allo scopo di offrire il miglior servizio possibile alle persone con sindrome di Down e alle loro famiglie – si è inserita a livello nazionale nell’Unidown (Unione Italiana Down – 1983), confluita successivamente nel CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down – 2003), in cui esprime un proprio rappresentante nel Consiglio Nazionale.
Le Associazioni aderenti al Coordinamento Nazionale sono attualmente settantotto e ognuna di esse mantiene la propria autonomia, in relazione alle attività e all’azione politica, avendo cura di non creare conflitto tra la propria azione e quella condivisa con il Coordinamento.
Come detto, il CoorDown è nato nel 2003, in occasione della prima Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down (la seconda domenica di ottobre), con l’obiettivo di attivare e promuovere azioni di comunicazione unitarie e condivise tra le diverse Associazioni italiane che si occupano di tutelare e sostenere i diritti delle persone con sindrome di Down.
Il 21 marzo di ogni anno, inoltre, organizza e propone in Italia la Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down.
Tornando alla ricca storia del Centro Down di Cagliari, esso ha mosso i primi passi – come riferito inizialmente – nel 1982, poco prima cioè che il coordinamento di riferimento a livello nazionale fosse costituito e da allora opera sul proprio territorio, avvalendosi di qualificate collaborazioni professionali sia a livello locale che nazionale.
Essere vicini alle famiglie come struttura di supporto e come interlocutore autorevole nel campo della sindrome di Down, è sempre stato l’obiettivo dell’Associazione, ma la vera mission del Centro, fin dalla sua costituzione, è e rimane quella di costruire rapporti di umana solidarietà, a partire dall’esperienza personale di genitori e familiari di persone con sindrome di Down.
Trasmettere positività e promuovere la potenzialità che è dentro a ciascuno dei propri figli ha fatto emergere, infatti, le capacità di riuscita da loro conseguibili negli anni nei diversi campi: dalla scuola allo sport, per arrivare al mondo del lavoro, alla musica, all’arte e al teatro, senza trascurare la capacità di integrarsi e condurre una normale vita di relazione sociale e sentimentale.
In questa prospettiva sono inserite le pubblicazioni a cui due mamme – in stretto rapporto con i loro figli – hanno dato vita: Un dono di nome Mauro di Antonietta Porrà, attuale presidente del Centro e Il quaderno di Eleonora di Annalisa Porru, ex insegnante e collaboratrice attiva del Centro [di quest’ultima pubblicazione si legga anche nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].
Questi due ultimi spaccati di vita, elaborati in un linguaggio di facile comprensione e per questo molto efficace e immediato, sono solo la punta dell’iceberg di un universo sommerso, ma ricco di umanità, che molti dei nostri genitori potrebbero raccontare, mostrandoci che le strategie, la tenacia e le competenze acquisite – ma soprattutto il tanto amore familiare – sono oggi alla base dei successi dei nostri ragazzi e anche la stessa ragione della vitalità futura della nostra Associazione, anche dopo trent’anni di attività.
*Ufficio Stampa Centro Down ONLUS Cagliari.
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