Si tratta di un servizio certamente innovativo – per il territorio in cui si svolge – rivolto a bambini con e senza disabilità, alle loro famiglie, alle scuole e agli operatori del settore. Varie le attività che vi si svolgono, dall’utilizzo di ausili informatici e software per la comunicazione aumentativa, alla consulenza e al prestito degli stessi ausili informatici; dal laboratorio sperimentale del giocattolo accessibile, ad altri laboratori-gioco e laboratori-lettura.
Al laboratorio sperimentale del libro modificato (o libro in simboli), sarà invece dedicato il seminario di presentazione intitolato Libri su misura: perché e per chi, previsto per giovedì 10 maggio presso la Biblioteca dei Ragazzi della Biblioteca G. Bovio e organizzato grazie alla collaborazione del Comune di Trani.
«Il libro modificato – spiegano i promotori dell’iniziativa – è un libro fatto a misura di quello specifico bambino, “su misura”, quindi, nella grafica e nelle immagini, nell’argomento, nel testo, nel modo di leggere, nei contenuti emotivi, nell’accessibilità fisica e in quella comunicativa. Ed è anche possibile partire da un libro già esistente e modificarlo per renderlo fruibile oppure si possono creare libri completamente ex novo e su misura per “quel” bambino». «Con l’incontro del 10 maggio – aggiungono – intendiamo aprire una prospettiva nuova nel nostro territorio, che potrebbe facilitare la lettura e il conseguente apprendimento a bambini con bisogni comunicativi complessi».
A tale seminario introduttivo – destinato in particolare a genitori, operatori e insegnanti – interverranno Mario Damiani, neurologo infantile e supervisore del progetto La Ludausilioteca, Maria Grazia Fiore, formatrice e referente del Laboratorio Libri in simboli, Silvia De Robertis, pedagogista e l’èquipe degli operatori della Ludausilioteca.
«Crediamo fortemente – concludono i responsabili dell’Associazione Promozione Sociale e Solidarietà – che questa iniziativa possa essere un altro passo fondamentale nella promozione di quella cultura di pari opportunità che da diversi anni promuoviamo: da sempre, infatti, siamo convinti che l’accessibilità dev’essere intesa globalmente e consentire a tutti i bambini – ma anche agli adulti -, indipendentemente dalla loro condizione, di avere accesso anche ai racconti, alle informazioni e alle storie. Crediamo insomma sia un’altra dimostrazione che qualunque barriera si possa abbattere».
E a proposito di barriere intese propriamente in senso architettonico, vale la pena ricordare anche che la scelta della Biblioteca dei Ragazzi, come sede del seminario, assume caratteristiche decisamente provocatorie, per stessa ammissione degli organizzatori: «Essa – sottolineano infatti – non è accessibile a chi ha difficoltà motorie e tuttavia secondo noi è la “casa naturale” in cui il libro debba abitare. Con questo nostro incontro, dunque, ci proponiamo anche l’obiettivo di stimolare chi di dovere a trovare rapidamente soluzioni che abbattano le barriere fisiche presenti». (S.B.)
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