In vista dell’imminente incontro organizzato per il 16 maggio a Pescara dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), intitolato Crisi sociale e tutela dei diritti delle persone con disabilità (se ne legga ampiamente in altra parte del nostro sito, cliccando qui), prende carta e penna Nicolino Di Domenica, responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo e vicepresidente dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano (Chieti), per denunciare una situazione ritenuta ormai insostenibile, quella cioè del mancato varo di una Legge Regionale sulla Vita Indipendente e l’assistenza personale autogestita delle persone con disabilità, questione di cui in questi anni anche il nostro sito si è puntualmente occupato.
«Sono ormai trascorsi cinque lunghi anni – scrive Di Domenica nel suo messaggio, rivolto a tutte le principali autorità istituzionali regionali, dal presidente Gianni Chiodi al presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, dalla presidente della V Commissione Sanità Nicoletta Verì all’assesore alle Politiche Sociali Paolo Gatti – da quando si è iniziato a parlare in Abruzzo di questo argomento e abbiamo passivamente sopportato l’attesa. Ora però non ne possiamo più e sinceramente ci sentiamo presi in giro».
Di Domenica allega anche una lettera di Severino Mingroni – assegnatario di un progetto di Vita Indipendente nell’Ambito Sociale EAS Aventino n. 20 (se ne legga ampiamente nel nostro sito cliccando qui) – quale preziosa testimonianza di un risultato del tutto soddisfacente, che ha portato un notevole vantaggio economico all’Ente e assistenziale alla persona.
Nella sua lettera, Mingroni accenna anche agli investimenti annunciati nei giorni scorsi dal Governo (circa 2, 3 miliardi di euro), destinati alle «fasce di popolazioni più deboli». E cita le parole di Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo la quale «conviene assistere a domicilio gli anziani non autosufficienti, piuttosto che collocarli in una Residenza Sanitaria Assistenziale, perché si risparmia non poco in termini economici».
Parole che secondo Di Domenica, tolgono ogni ulteriore “alibi” e giustificazione alla Regione, e che di conseguenza lo portano a formulare senza mezzi termini una chiara denuncia: «Il problema – scrive – è che noi disabili siamo una “merce molto pregiata”. In altre parole, più disabilità abbiamo e più costiamo e più costiamo più c’è qualcuno che “ingrassa”, fingendo di fornire un’assistenza ottima, ma che in realtà è quasi sempre pessima».
Nel riferirsi poi all’incontro del 16 maggio a Pescara – del quale sarà anche uno dei relatori – il responsabile del Movimento per la Vita Indipendente abruzzese dichiara: «In quel seminario parleremo di tante cose con il presidente nazionale della FISH Pietro Barbieri, ma più importante di tutto sarà decidere di iniziare immediatamente una plateale protesta di tutti i disabili più gravi dell’Abruzzo e proprio Severino Mingroni sarà il nostro portabandiera».
Sempre rivolgendosi alle autorità istuzionali della Regione conclude poi: «Vi invitiamo in quella sede, se vorrete, a darci una risposta formale e pubblica. In tal caso prometto di rinunciare al mio stesso intervento, come saranno felici di fare anche altri relatori, pur di darvi spazio. Vogliamo insomma una vera risposta positiva, alla presenza dei disabili, della stampa e delle televisioni abruzzesi, senza la quale metteremo in atto una vera e propria “manifestazione della vergogna”!». (S.B.)