«Alcune testate giornalistiche come “la Repubblica” [se ne legga cliccando qui, all’articolo intitolato Welfare, giro di vite per i redditi più alti, N.d.R.], presentano le ipotesi di riforma dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che sarebbero emerse nel corso di incontri fra Regioni e Sindacati da una parte e Governo dall’altra».
Lo si legge in una nota diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per il Sujperamento dell’Handicap), ove si rileva tra l’altro come «erronea» la notizia della presenza del Ministero dell’Economia – per ora formalmente assente dai Tavoli di Confronto – tenuti invece dal sottosegretario al Ministero del Lavoro, Maria Cecilia Guerra.
La stessa FISH – come abbiamo già riferito nel nostro sito (se ne legga cliccando qui) – era stata convocata il 14 maggio dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali su tali importanti questioni e da tale incontro era risultato che al momento sono oggetto di confronto solo i nuovi criteri e modalità di calcolo dell’ISEE, particolarmente complessi e delicati, e cioè la definizione di redditi, patrimonio e relative compensazioni. «Al contrario – si legge nella nota della Federazione – non è ancora sul tavolo l’altrettanto delicato aspetto della definizione di quali saranno le prestazioni e i servizi sui quali, a partire dal 2013, sarà obbligatoriamente applicato l’ISEE. Tanto meno è stata fissata alcuna soglia ISEE di riferimento».
«Ciò significa – prosegue il comunicato – che non è ancora stato stabilito se, ad esempio, alle pensioni e alle indennità per le persone con disabilità sarà applicato l’ISEE. Ad oggi, infatti, l’indennità di accompagnamento, per la sua stessa natura indennitaria di servizi non resi, non è sottoposta a limiti reddituali. Le altre prestazioni (assegni e pensioni) sono invece condizionate dal reddito personale».
Ora invece, secondo le indiscrezioni diffuse dai citati organi di stampa, il Governo sarebbe pronto ad applicare, dal 2013, l’ISEE a tutte le prestazioni assistenziali, incluse quelle per i disabili anche gravi. Di fronte a tale prospettiva, sottolinea il presidente della FISH Pietro Barbieri, «ribadiamo quanto abbiamo sempre sostenuto e cioè la risoluta contrarietà a qualsiasi misura che possa privare le persone con disabilità di ciò che troppo spesso è l’unico sostegno a una vita dignitosa. Quindi, va esclusa con decisione l’applicazione dell’ISEE a quelle provvidenze economiche. Su questo siamo pronti ad ogni iniziativa di protesta civile ma rigorosa».
Come facilmente prevedibile, la pubblicazione di tali “indiscrezioni” – da notare anche il significativo virgolettato con cui la FISH riporta quest’ultimo termine – ha suscitato un’immediata e diffusa reazione in particolare nei social network e presso le segreterie delle associazioni, sollevando la protesta unanime delle persone con disabilità, dei loro familiari e di tutto il movimento dell’impegno civile in questo settore. (S.B.)